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Dopo il pareggio a reti bianche nel derby d'Italia Gigi Garanzini dice la sua sull'incontro: «Un tempo ciascuno non fa male a nessuno. In teoria. Alla fine a rimetterci è la Juve che non riesce ad accendere la fiammella della rimonta proprio nell’occasione più importante. E anzi vede aumentare il distacco dalle rivali più credibili nella corsa al titolo, che al momento si direbbero la Roma per censo e il Napoli per sostanza. Non che un pareggio a San Siro sia risultato da disprezzare. Ma questa è una partita che, dopo le sofferenze del primo tempo, la Juve delle quattro ultime stagioni nella ripresa avrebbe certamente vinto. L’Inter ridisegnata da Mancini dopo le trovate autolesioniste spazzate via dalla Fiorentina ha certamente giocato il miglior primo tempo di stagione. Con qualche impaccio iniziale, ma poi una superiorità costante alimentata in particolare da Medel a centrocampo e da Jovetic in attacco. Brozovic non avrà i colpi di Guarin, anche se quel destro liftato meritava più della traversa, ma a differenza del colombiano almeno sai dove trovarlo: e Perisic pur senza trovare la giocata vincente è uno che la manovra l’alimenta eccome. Insomma un’Inter che si pensava votata a tener testa al centrocampo della Juve, finalmente al completo, e ha invece prima conquistato e poi mantenuto un’inattesa supremazia proprio in quel settore del campo».
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