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Garcia: “Stasera come Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Non me lo aspettavo. Do il massimo…”

Dario Di Noi

Alla visione di una Roma positiva per 45 minuti e preoccupante per tutta la ripresa, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha trovato la giusta definizione per la squadra: “Stasera siamo stati come il dottor Jekyll e mr. Hyde: meritavamo di...

Alla visione di una Roma positiva per 45 minuti e preoccupante per tutta la ripresa, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha trovato la giusta definizione per la squadra: "Stasera siamo stati come il dottor Jekyll e mr. Hyde: meritavamo di vincerla nel primo tempo e di perderla nel secondo. Invece per vincere serve continuità".

Chiaro l'allenatore francese, la cui posizione non può migliorare dopo il pareggio col Milan, commentato così ai microfoni di Sky: "Nel secondo tempo la luce si è spenta, sia tecnicamente che fisicamente. Non deve succedere. Dobbiamo farci delle domande e correggere tutte queste cose. L’inizio è stato molto molto promettente, alla fine questo secondo tempo non me lo aspettavo. Qual è il problema? La squadra mostra che reagisce alle mie indicazioni, corrono, si vede. Se sbagliamo certi atteggiamenti però corriamo a vuoto. Nel secondo tempo abbiamo abbassato il baricentro, anche perchè fisicamente forse non avevamo più le gambe. Quando c’è un po’ di difficoltà fisica, le cose vanno meno bene anche tecnicamente. Abbiamo sbagliato tanti passaggi nel secondo tempo, una cosa incredibile. Nel secondo tempo errori anche tattici, non è solo il problema fisico la questione. Per fortuna ora abbiamo una settimana intera prima di ospitare il Verona, e poi avremo un’altra settimana intera prima della Juventus. Avremo il tempo per fare un’analisi giusta. Se vogliamo tornare e accorciare sui quattro primi, dobbiamo avere molta più continuità nel nostro gioco. Io do sempre il meglio di me per questo mestiere. Il resto non mi interessa. La Roma ha giocato benissimo fino a metà novembre, adesso lo fa a correnti alternate. Ovviamente dobbiamo avere continuità e dobbiamo preparare i giocatori in questo senso. Giocatori spaesati e rassegnati? No perché se lo sei, la partita la perdi nel secondo tempo, e noi non abbiamo perso. Il calcio è una partita, ci sono momenti in cui stai bene e momenti in cui c’è da soffrire. E’ in questi momenti che dobbiamo essere più compatti e aiutarci di più, questo va migliorato”.