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Quando mancano 11 giornate alla fine, è ancora tutto aperto in campionato. L'Inter guida la classifica e ha un vantaggio di 6 punti sul Milan. Senza dimenticare la Juventus a 10 punti dai nerazzurri ma con una partita ancora da recuperare. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando commenta così l'avvincente sprint scudetto. "Nel campionato più assurdo e meno pronosticabile della storia, gli allenatori sono un fattore decisivo. Guardiamo Inter, Milan e Juve. Conte, Pioli e Pirlo hanno determinato finora più di Lukaku, Ibra e CR7. La Juve, che ha l’organico migliore, per profondità e individualità, è il caso più esemplare".
"Nei 10 punti di ritardo c’entra l’inesperienza di Pirlo che non sempre ha saputo tenere alte attenzione e rabbia, sperperando con le piccole. Al contrario, la forte identità tattica assicurata da Pioli ha fatto crescere tutti e agevolato l’innesto di giovani e nuovi, ultimo Meité. Il coraggio offensivo ha dato autostima. Per questo, per i 20 punti in più rispetto a un anno fa e per i risultati in rapporto all’organico, Pioli finora è stato l’allenatore che ha meritato di più".
"Sì, anche più del capolista Conte che ha rosa superiore e ripartiva da un secondo posto. Comunque Conte è il vero protagonista del primato. Per la tensione agonistica che ha saputo alimentare, ben rappresentata dai tre giganti difensivi; e per il sapiente lavoro su Bastoni, Hakimi, Perisic ed Eriksen, resi più funzionali all’idea collettiva. Siamo allo sprint finale. Il rischio maggiore che corre Conte, scollinata l’Atalanta, è di tirare troppo i freni in discesa. L’azzardo del catenaccio anti-Gasp ha pagato, anche grazie a due gol salvati sulla linea, ma non merita repliche. La capolista che, eccetto la Juve, ha l’organico superiore e il miglior attacco, deve tornare a cercare un calcio di dominio e qualità. Già oggi con il Toro".
(Gazzetta dello Sport)
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