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Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando risponde ad Antonio Conte. A chi faceva notare che mancava il furore, il tecnico nerazzurro aveva risposto così: "Togliete il vino a chi lo dice".
"Gentile Conte, sono tra i critici che hanno rilevato in lei e, di riflesso nella squadra, minor furore rispetto al passato. La ringrazio per il premuroso suggerimento. Le assicuro che bevo con assoluta moderazione, ma togliere il vino dalla tavola no, mister. E’ buono e fa bene: antiossidante, combatte il colesterolo, rallenta l’invecchiamento. E poi, lo sa: in vino veritas. Infatti anche ieri alla sua Inter (una vittoria in 8 gare) è mancato il furore per chiudere una partita che aveva in pugno e per spezzare il palleggio dell’Atalanta che ha portato al pari. «Se palla teniamo noi, avversario non fa paura», ricordava Liedholm che produceva ottimo grignolino. A lei piace il Brunello di Montalcino. Siena. Lo confidò a Londra. Ne beva, senza esagerare. Restituisce buon umore e passione. Prosit, mister".
(Gazzetta dello Sport)
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