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Garlando: “A Eriksen sono mancati Brozovic e Lautaro. Ecco perché Conte voleva Vidal”

Andrea Della Sala

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport ha parlato del nuovo arrivo dell'Inter Eriksen, della sua prestazione e degli sviluppi futuri

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Luigi Garlando ha parlato dell'inserimento dell'Eriksen nell'Inter e delle scelte che farà Conte per il derby e per il resto della stagione:

BROZOVIC - "Le difficoltà del primo tempo e il fatto che l’Inter abbia segnato un attimo dopo la sua uscita, ha rimpicciolito più del dovuto la prestazione di Christian Eriksen alla Dacia Arena: 51 palloni giocati in 58’ non sono pochi. Non è mai uscito dal gioco, ha cercato di legare i reparti, anche se il contesto nuovo e una condizione atletica imperfetta, gli hanno impedito di incidere come sa. Gli alibi di Udine non sono scuse. Gli è mancato il dialogo con Brozovic che avrebbe potuto innescarlo in verticale, più tempestivamente di Barella, che pur ha giocato un’ottima partita. Gli è mancato Lautaro che avrebbe potuto dettare la profondità meglio di Esposito. Così il danese ha cercato quasi sempre di mettere la palla tra i piedi di Lukaku che gli veniva incontro".

DERBY - "In prospettiva derby, lo scenario dovrebbe migliorare: avrà una settimana di lavoro in più nelle gambe; dovrebbe tornare Brozo; Sanchez, dopo la buona comparsata di Udine, potrebbe essere titolare e suggerire la giusta profondità; tra le linee del 4-4-2 del Milan, Eriksen potrebbe trovare spazi che incontristi muscolari come Fofana e Mandragora gli hanno negato. Ma Christian giocherà il derby? Come ha detto Sarri di Dybala, rinunciare al danese contro il Milan sembra una bestemmia. Ma intanto Sarri ha lasciato fuori Dybala per ottenere un calcio più vicino alle sue idee, perché in questo momento Douglas Costa gli garantisce maggiore aggressività offensiva. Allo stesso modo, se oggi Conte volesse vedere in campo l’espressione del suo ideale calcistico, non potendo contare sul miglior Sensi e con Eriksen che non ha la condizione atletica per sostenere un pressing feroce, probabilmente schiererebbe una mediana con Barella e Vecino ai lati di Brozo e in attacco proporrebbe Sanchez, dinamico come Lautaro, con e senza palla (3-5-2). Una macchina in grado di tenere alti ritmo e pressione, come piace ad Antonio".

VIDAL - "Per questo, chiedeva con tanta insistenza Vidal, meno creativo, ma più fisico di Eriksen. L’inserimento del cileno avrebbe comportato meno accorgimenti. Per consentire al danese di inventare a ridosso delle punte, Conte ha proposto subito il 3-4-1-2, anche a costo di rinunciare alla solidità della linea a 5 e lasciare più varchi alle ripartenze. Ma ha fatto bene a farlo e a farlo subito. E farà bene a confermare Eriksen nel derby per accelerarne il rodaggio, augurandosi che divampi come Sneijder al debutto. Il sogno scudetto passa dai suoi piedi fini. Magari opererà altri accorgimenti. Per irrobustire la mediana, Conte, per domenica, potrebbe pensare a un 3-5-1-1, con Eriksen alle spalle di Lukaku. Fosse arruolabile Sensi, potrebbe avanzare Vecino al fianco del danese: 3-4-2-1. Del danese comunque c’è bisogno. L’Inter di prima non bastava per lo scudetto".