All'indomani del pari tra lo Shakhtar Donetsk e l'Inter, nel secondo turno del Gruppo D di Champions League, il giornalista della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando, analizza la gara di Kiev nella rubrica 'Il Tema del Giorno":
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Garlando (GdS): “Inter, 5 occasioni d’oro ma in Europa serve di più: mancate 2 cose”
La Gazzetta dello Sport analizza la sfida, terminata sullo 0-0, tra lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi e l'Inter di Inzaghi a Kiev
"Lo scorso anno due 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk costarono l’ultimo posto nel girone di Champions e l’eliminazione da due coppe all’Inter di Antonio Conte. L’Inter di Simone Inzaghi non è riuscita a cambiare abitudini: terzo 0-0 di fila. Eppure i nerazzurri le occasioni per segnare le hanno avute, tante e grosse: traversa di Barella, errori macroscopici di Dzeko e Lautaro, due prodezze di Pyatov nel finale su Correa e De Vrji. In tutto fanno cinque occasioni d’oro. Cinque come i gol che l’Inter segnò allo Shakhtar il 17 agosto 2020 nelle semifinale di Europa League: doppiette di Lukaku e Lautaro.
Questa Inter è condannata a convivere con la nostalgia della Lu-La. Ma se i nerazzurri non hanno vinto, non è stato solo per gli errori di mira. Anzi, la ricca contabilità delle occasioni è fuorviante. L’Inter ha tirato più di quanto abbia costruito. Sono mancate fluide linee di gioco e la personalità per prendere in pugno la partita. Lo Shakhtar di De Zerbi ha costruito più calcio e, per lunghi tratti della ripresa, ha messo sotto i nerazzurri. Il 66% di possesso ucraino qualcosa spiega. Un salvataggio di Skriniar sulla linea è stato il vero gol della serata. De Zerbi in mediana aveva solo palleggiatori di qualità e spingeva con i terzini. Simone ha rinunciato a Calhanoglu e, quando è entrato il turco, ha rinunciato a Brozovic. Tre difensori centrali (contro un solo attaccante) hanno tolto uomini e qualità al centrocampo. Qui è nata la sofferenza, qui deve crescere l’Inter: nella costruzione. Non può contare solo su fisicità e difesa. Soprattutto in Europa, serve di più".
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