Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando, dice la sua sul momento dell'Inter: "L’Inter ha capito con la Juve quanto potrà costruire sull’asse Joao Mario-Banega. Poi con l’Empoli ha imparato che può fare a meno di Banega e con il Bologna che non può fare a meno di Joao Mario. Senza il portoghese che verticalizza rapido, Candreva e Perisic ricevono palla quando le fasce sono già state chiuse a doppia mandata (terzini e esterni in ripiego), come ieri; e Banega, invece di avere a disposizione ampi corridoi da imbucare, si ritrova francobollato da un mediano, davanti a una difesa schierata dove non passa uno spillo. Un altro Banega alle spalle di Icardi, De Boer può inventarselo (Eder, Perisic...), un altro Joao Mario no. Infatti ieri, con Medel e Kondogbia, l’Inter ha riportato le lancette indietro e la fonte del gioco è tornata arida come un deserto. Tra la rapidità con cui il portoghese strappò palla e lanciò in gol Icardi a Empoli e il dribbling suicida di Kondogbia che ha mandato in gol Destro corre un abisso di buon senso e sapienza tattica. Il francese si ostina a fermar palla e ad avvitarsi più della Cagnotto prima di passarla. Perde 3-4 tempi di gioco rispetto a quelli previsti da De Boer che infatti ha perso la pazienza e lo ha cacciato a metà del primo tempo, precettando Gnoukouri, bravo a sveltire. Sostituzione traumatica, ma è attraverso messaggi forti come questo che s’impianta un’idea nella testa della squadra: la palla deve arrivare in fretta ai 4 davanti chiamati a risolvere. E’ attraverso messaggi disciplinari perentori come quelli recapitati a Brozovic che si fonda un gruppo solido. Una stessa idea di gioco e regole condivise: il mezzo passo falso di ieri rientra nel percorso di crescita di una squadra in formazione. Perché sono le squadre, i gruppi a vincere, non i giocatori. De Boer, cresciuto nel socialismo calcistico dell’Ajax, lo sa meglio di altri"
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Garlando (GdS): “L’Inter non può fare a meno di Joao Mario. De Boer…”
Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando, dice la sua sul momento dell'Inter
(Gazzetta dello Sport)
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