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Il giornalista Luigi Garlando, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha analizzatola vittoria dell'Inter sulla Roma e il momento della squadra di Inzaghi:
Il rumore dei nemici? No, il ritorno dell’amico. Dopo oltre 4.000 giorni, il popolo nerazzurro ha ritrovato a San Siro José Mourinho, il Mago del Triplete. Lo ha applaudito, acclamato, commosso. Lui ha apprezzato, risposto e non ha guastato la festa. La sua Roma, molle all’inizio, imperfetta sempre, si è arresa senza troppo furore. L'Inter ha vinto con un gol per tempo, bellissimi entrambi (Dzeko e Sanchez) e si è accomodata in semifinale, in attesa di scoprire stasera l’avversario: Milan o Lazio.
Visto com’è andato il derby, c’è da scommettere che nel cuore dell’Inter pruda la voglia di ritrovare Giroud. Inzaghi ha compiuto il passo migliore che avrebbe potuto fare per allontanarsi dal derby e avvicinarsi al Napoli: ha vinto con sicurezza, permettendosi di concedere riposo a pedine chiave come Calhanoglu, Lautaro e Dumfries; ha ritrovato il miglior Dzeko; e ha avuto conferma che può contare su un super Perisic, il giocatore più utile della Serie A.Unico incidente di percorso l’infortunio di Bastoni, già appiedato nel pomeriggio dal giudice sportivo.
Resta la convinzione che l’Inter dovrebbe insistere con più ferocia nei momenti di dominio e ricavarne più sostanza, ritardando la gestione. Nel pugilato funziona che, quando l’avversario barcolla, non si fa un passo indietro, ma si cerca il ko. Contro la Roma all’Olimpico, nel dicembre scorso, l’Inter attaccava ancora sul 3-0. È coltivando quello spirito che può crescere ancora e guadagnare mentalità e intensità internazionali.
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