LEGGI ANCHE
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ultimora
Getty Images
Del pareggio dell'Inter a Marassi con il Genoa e della possibilità della Juve di tornare a -2 dai nerazzurri ha parlato il giornalista Luigi Garlando su La Gazzetta dello Sport:
Inter e Juve sono come quei coniugi che, a forza di stare insieme, finiscono per assomigliarsi. Inzaghi e Allegri sono stati sconfitti dal Sassuolo e hanno lasciato 4 punti a Bologna e Genoa. Approfittando di un 1-1 a Marassi con i bianconeri, i nerazzurri accennarono la fuga a +4, approfittando dell’1-1 di ieri a Genova, oggi la Juve, battendo la Roma, può riportarsi a -2. Una coppia di fatto, là in alto. L’ex juventino Dragusin ha pareggiato con un gol alla Gatti il vantaggio di Arnautovic, favorito tra l’altro da una più che sospetta spinta a due mani di Bisseck su Strootman. Contando sulle affinità elettive, oggi l’Inter si aspetta un regalo dagli ex Mourinho e Lukaku. Inter pallida contro un ottimo Genoa che con le grandi si esalta. Come prevedibile, i nerazzurri avrebbero dovuto pareggiare l’intensità agonistica del Grifo nella sua tana. Non sempre è avvenuto. Circolazione lenta e reattività inferiore sulle seconde palle. L’Inter è andata in vantaggio a fine primo tempo, come nelle ultime 4 partite. C’è una zona Inter, dal 40’ al 44’. In questo breve lasso di tempo, Calhanoglu, Dimarco, ancora Calha, Bisseck e Arnautovic hanno segnato a Napoli, Udinese, Lazio, Lecce, Genoa. Sembra un copione. È un rischio che Inzaghi dovrà disinnescare: sentirsi superiori e convincersi che basti aspettare per vincere.
Dopo il pareggio di Dragusin, l’Inter non è riuscita a imporsi un rabbioso cambio di marcia. E poi i singoli. È divampata la nostalgia per Lautaro. Arnautovic ha segnato, ma all’Inter è mancato un solido riferimento offensivo, capace di difendere palla e aggredire la porta con cattiveria; e poi, senza il Toro, Thuram, stanco, rende la metà. È stanco anche Calhanoglu, lontano dal leader tecnico dei primi mesi. Senza Dimarco cala anche la qualità tecnica nella rifinitura. Restiamo convinti che serva una controfigura di Lautaro più solida di quelle che ha in casa Inzaghi. Il tecnico ha a disposizione alternative che i colleghi invidiano, ma andrebbero sfruttate meglio. Contro il Lecce, primo cambio al 75’, ieri al 78’. Difficile per un Frattesi poter dare il meglio in 10’, discutibile che siano solo le ammonizioni a dettare i cambi. L’Inter non ha potuto festeggiare ieri la certezza del titolo d’inverno. Se lo merita, ha dimostrato di essere più forte di tutti. Ha il miglior attacco, la miglior difesa, il portiere con più clean sheet (Sommer, 12) e l’attaccante con più gol (Lautaro, 15). Ma, con tutti questi super numeri, ritrovarsi addosso, a soli 2 punti, l’umanissima Juve di Allegri che ha segnato 16 gol in meno, potrebbe risultare un filo frustrante e, al contrario, caricare i bianconeri che vivono di motivazioni feroci.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA