L'editorialista della Gazzetta dello Sport, prova ad analizzare il difficile momento dell'Inter: "Il progetto tecnico dell'Inter è in confusione. Un allenatore cacciato 5 minuti prima del campionato, l’altro spaesato e delegittimato presto dalle voci sui successori; proprietà lontana, management affannato, come dimostrato dal caso Icardi; identità tattica stravolta di partita in partita. Gabigol, accolto come un eroe e sparito in tribuna dopo mezza apparizione, è un simbolo del caos. Il risultato è un pugno di buoni giocatori buttati in campo ogni volta come un lancio di dadi nella speranza che basti il talento individuale. Ma se il calcio fosse soltanto milioni e campioni, qualsiasi Paperone potrebbe vincere la Champions. Invece il calcio è arte raffinata, da progettare con sapienza e da coltivare con passione e pazienza. Ne tenga conto l’Inter nella prossima, ennesima rifondazione. Intanto, con o senza il tenero De Boer, in ottobre, la Beneamata pare già condannata a limitare i danni di una stagione disgraziata. Ha dieci squadre davanti e la zona Champions, pretesa dai cinesi, dopo 11 giornate, è già un miraggio lontano 8 punti. "
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L'editorialista della Gazzetta dello Sport, prova ad analizzare il difficile momento dell'Inter
(Gazzetta dello Sport)
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