L'analisi di Luigi Garlando sul possesso palla dell'Inter e in generale delle squadre parte da una premessa: "La Juve ha vinto il campionato, la Lazio la Coppa Italia, l’Inter la classifica del possesso palla. L’orgoglioso annuncio dello speaker di San Siro, domenica scorsa prima della partita con l'Empoli, rinnova l’annosa questione: ma il possesso è un valore? In parte, oggettivamente sì".
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Garlando: “Inter, la stagione di Spalletti ferita a morte dal mancato arrivo di…”
Il punto del giornalista sportivo su Sport Week
Possesso sterile? "Però c’è possesso e possesso. Quello del Barcellona di Guardiola passava da Messi e finiva quasi sempre in rete. Altri tipi di possesso si prolungano senza sbocchi fino a diventare una specie di supercazzola e di conseguenza si trasformano in limite e non valore. Se al Brad Pitt del Bar Sport chiedono: “E allora? Com’è andato l’appuntamento di ieri con la tipa?” e lui risponde “Abbiamo chiacchierato tutta sera”, non ci fa un figurone. Torello sterile. Se l’Inter con il più alto possesso del campionato, ha segnato 20 gol in meno dell’Atalanta (77-57), significa che ha chiacchierato troppo. La stagione di Spalletti è stata ferita a morte dal mancato arrivo di Modric e dall’assenza di un piano B. La conseguenza è stata una carenza cronica in costruzione. Tutto passava dal mono-play Brozovic. Bloccato lui, la palla finiva per perdersi in un labirinto di passaggi orizzontali senza sbocchi". In conclusione secondo Garlando: "I giocatori che si innamorano del pallone e non lo mollano, non fanno mai il bene della squadra. Sono single per costituzione. L’amore è come il fuoco, per divampare ha bisogno di ossigeno e di spazio. Il calcio è uguale. Il cuore cerca l’aria, il pallone l’area".
(Sport Week)
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