Il commento del giornalista de' La Gazzetta dello Sport dopo il pari contro il Monza e alla vigilia della sfida contro l'Inter
Alla vigilia della sfida tra Manchester City e Inter, gara valida per la prima giornata della fase campionato della Champions League 2024/25, sulle colonne de’ La Gazzetta dello Sport Luigi Garlando analizza il momento dei nerazzurri dopo il pari contro il Monza.
“L’Inter a Monza ha avuto due conferme: se non ci mette la fame che serve e se sbaglia a smanettare il turnover, perde i suoi superpoteri e smette di essere la squadra bella e dominante che ha stravinto il campionato scorso. Contro Lecce e Atalanta ha segnato entro il 5’, spia di un ingresso feroce in partita. Contro Genoa e Monza è entrata sbadigliando”.
Nel mirino anche la scelta di Inzaghi di optare per il turnover:
“In Brianza si è aggiunto il carico di un turnover discutibile. Lasciare fuori Barella e Calha, che si alternano in regia, e Bastoni, play arretrato, vuol dire prosciugare in gran parte la fonte creativa. Sarebbe stato meglio scaglionare il riposo nei due tempi. Comunque, domani a Manchester, l’Inter non correrà questi rischi: giocheranno i titolarissimi (Dimarco escluso, causa affaticamento) e nessuno sbadiglierà”.
Per il giornalista della Rosea ecco cosa serve:
“Serve l’attenzione feroce che le consentì di giocare alla pari col City nella finale di Istanbul ‘23. Gli ingredienti della felicità sono gli stessi di allora: linee strette e grande pressione per evitare le imbucate di cui vive Guardiola quando si accampa sul perimetro. Rotazioni delle posizioni che mandarono in confusione Pep”.