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Quest'Inter convince proprio tutti gli addetti ai lavori, pronti ora a considerarla definitivamente una vera e propria candidata allo Scudetto. Dopo la vittoria di ieri contro l'Atalanta, infatti, i nerazzurri sono a -2 dalla vetta e, dopo 13 giornate, è un risultato che inizia a diventare significativo. Luigi Garlando, noto giornalista de La Gazzetta dello Sport, ha così commentato la situazione in campionato dei nerazzurri:
"Dopo 13 giornate non è più il caso di considerare l’Inter un miracolo della fisica, un corpo che sta in alto a dispetto delle leggi di gravità. Non ha la qualità di gioco del Napoli? Non ha la panchina profonda della Roma? Non ha l’esperienza al vertice della Juve? Ok, ma ha un Icardi straripante che viaggia a un gol a partita (13/13) e ieri sembrava Boninsegna. E soprattutto ha Spalletti che, senza esagerati contributi di mercato, ha trasmesso conoscenze, solidità e personalità a una creatura che temeva la propria ombra. Lo strappo dalla stagione scorsa è plateale: 15 punti e 7 gol in più; 7 gol subiti e 5 sconfitte in meno. Ancora imbattuta, unica oltre al Napoli capolista. Ieri ha fatto 2 gol all’Atalanta e gestito con la serenità di un bancario: una rivoluzione rispetto alle abitudini recenti della «pazza Inter». Spalletti ha allargato le scelte rispolverando un buon Santon e ha proposto gente in crescita: Borja, Miranda... L’Inter tutta, nel complesso, è una cosa che cresce. Impossibile prevedere dove potrà arrivare, ma anche impossibile trascurarla, ora. Esistono squadre più attrezzate, certo. Ma intanto Napoli e Roma al ritorno dovranno passare da San Siro. E le settimane senza coppe, di lavoro e recupero, diventeranno presto un tesoro invidiato (...). La Juve resta la più forte. A patto che recuperi l’antica fame, perché Napoli, Roma e Inter, a pancia vuota da tempo, moriranno per ogni maledetto centimetro".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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