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Sulle colonne di SportWeek, inserto de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando si è espresso in questi termini sulla vicenda Lukaku:
"Caro Romelu Lukaku, tra una settimana riparte la Serie A. Con questa mia, voglio esprimere il mio dispiacere per la sua assenza e ringraziarla per quello che ci ha regalato. Non la rimpiangeranno soltanto gli interisti, perché lei si è guadagnato molta simpatia trasversale, per le sue prodezze tecniche, ma soprattutto per la generosità e l'allegria del suo gioco. Quando un vero sportivo osserva un centravanti che lavora per i gol dei compagni più che per i suoi; che al 90' è ancora disponibile a fare un ripiegamento difensivo; che in due stagioni ha saltato pochissime partite, snobbando regolarmente fatica e acciacchi, non bada al colore della maglia, applaude e basta".
"I giovani che l'hanno seguita hanno imparato il valore dell'allenamento. Lei oggi è un giocatore molto più forte di quello che arrivò alla Pinetina. Merito di Conte, ma prima di tutto della sua disponibilità a sgobbare per raffinare un talento grezzo. Ai giovani ha insegnato il senso di squadra che deve sempre prevalere, anche in un centravanti, egoista per costituzione di ruolo. La spettacolare intesa con Lautaro e i tanti assist serviti sono stati la prova. Più importante ancora è stata la ferma denuncia, mai plateale, di ogni forma di discriminazione. Davanti a un ululato razzista, non ci si tappa le orecchie e non si fa finta di niente. Se serve, si smette di giocare".
"Sabato l'Inter debutterà a San Siro contro il Genoa. Contro il Genoa, un paio di anni fa, lei lasciò battere un rigore a Sebastiano Esposito, 17 anni. Mancavano pochi giorni a Natale: esiste regalo più bello del primo gol in Serie A? Con i giovani, tipo Barella, lei aveva un'intesa speciale. Sentiranno la mancanza del Gigante Buono... Farla passare per primo colpevole del suo addio è stata una delle tante meschinerie di questa storia. Se acquisto un trilocale e poi mi ritrovo in un monolocale, straccio il contratto e vado ad abitare altrove. Logico. I colpevoli sono altri, compreso chi, per ingenuità o peggio, ha creduto (e fatto credere) alle favore dei tesoretti e delle valigette piene di soldi, mentre erano evidenti i segnali di sfascio. Il futuro radioso strombazzato era un gioco di ombre cinesi e di Messi proiettati sul Duomo".
"Caro Romelu, mi resta il sospetto che i gol sbagliati contro di noi all'Europeo fossero la tenerezza inconscia di un vecchio amico. Nel dubbio, la ringrazio anche per questo, con la certezza che quando incrocerà altri italiani in Champions sarà meno tenero... Ma resterà comunque un vecchio amico. Con affetto".
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