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Garlando: “Mancini incazzato come un puma, è l’Inter impaurita di Mazzarri. Thohir ha capito che…”

Alessandro De Felice

Luigi Garlando, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, esprime la propria opinione sul delicato momento che sta attraversando l‘Inter. Per il giornalista della “rosea” i problemi di questa squadra sono figli dei “lasciti”...

Luigi Garlando, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, esprime la propria opinione sul delicato momento che sta attraversando l'Inter. Per il giornalista della “rosea” i problemi di questa squadra sono figli dei “lasciti" della precedente gestione tecnica, mentre Mancini rimane l’unico in grado di risollevare le sorti di questa squadra dall’inaccettabile atteggiamento. Queste le parole del giornalista: "Errori ne ha commessi anche Mancini in questi mesi, a cominciare da un eccesso di ottimismo pubblico che forse i giocato-ri hanno mal interpretato sentendosi fenomeni. Ormai è palese che non lo siano. Ma nonostante l’inquietante pareggio di ieri e le medie-punti dei mister, restiamo convinti che Mancini, con la sua personalità vincente, resti l’uomo giusto per rifondare l’Inter, così come Mazzarri, con le sue paure, era quello sbagliato. Se i principi di gioco del nuovo tecnico finora si sono solo intravisti, è anche per i depositi di idee e di uomini del predecessore. Per questo ieri Mancini ha parlato di «rivoluzione». Dopo essersi illuso di poter riciclare e rieducare il materiale umano a disposizione, il Mancio si è convinto definitivamente della ne-cessità di fare tabula rasa e di attingere dal mercato più di quanto avesse previsto: da Yaya Touré in giù.

Con l’Inter attuale forse Mazzarri avrebbe fatto meglio, ma non sarebbe mai arrivata dove può arrivare l’Inter che ha in mente Mancini: questo pensa Erick Thohir, rassegnato a dolorosi esborsi. Ma la prima rivoluzione deve toccare l’atteggiamento dei giocatori. Guarin ieri parlava opportunamente di «vergogna». I dirigenti pure. Inaccettabile vedere tanti professionisti svogliati davanti a un Parma assatanato anche se da mesi non percepisce stipendio. La forbice tra valore della rosa e classifica è una condanna per omissione. Lo spogliatoio nerazzurro, assuefatto alle sconfitte, è allenato da anni a triturare allenatori e a farne parafulmini. Mancini non ha intenzione di fare la stessa fine. Per questo ieri, tutto solo nel tunnel di San Siro era incazzato come un puma. E da oggi lo farà capire".