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MILAN, ITALY - OCTOBER 31: Players of FC Internazionale line up prior to the Serie A match between FC Internazionale and Parma Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on October 31, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport Luigi Garlando ha analizzato il deludente pareggio casalingo dell'Inter: "Smontata dalle spalle larghe di Lukaku, l'Inter scopre quanto sia dura la vita. Sotto di due gol, rimonta nel finale con il solito impeto da Pazza Inter. Due gol di Gervinho, nerazzurro mancato, che avrebbe fatto molto comodo. Che un club dalle ambizioni dell'Inter abbia una batteria offensiva così ridotta resta un mistero. [...]
Martedì serve l'impresa, anche per ridare fiducia all'ambiente. Conte non può andare avanti a ripetere: «Sono felice. Dominiamo. Facciamo sempre noi la partita. Guardate le statistiche». Le grandi squadre vincono sempre le partite che dominano e spesso anche le altre. Attacco a lungo lento e triste come nel secondo tempo di Kiev, senza il furore ucraino, perché Eriksen ha frenato il pressing senza immettere luce. Rebus irrisolto. Che l'assenza di un solo giocatore (Lukaku) sfiguri così tanto una squadra è un limite grave di quella squadra.
A questo punto, Conte potrebbe anche rivedere i suoi dogmi. Liverani ha quasi sbancato San Siro, rivedendo i suoi. Con Ranocchia e De Vrij centrali puri, che non partecipano alla manovra, l'Inter ha regalato due uomini al Parma. Vidal ha sfiorato il 3-2 con un'incursione offensiva che è il suo pane, molto più che fare l'ultimo dietro. Un 4-3-1-2 con Hakimi e Young terzini; Barella, Brozovic, Nainggolan in mediana; e Vidal a sostegno della Lu-La potrebbe essere un'ipotesi di lavoro. Conte deve inventarsi qualcosa".
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