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Garlando: “Ora l’Inter fa quello che aveva chiesto Strama. Era preso Aubameyang”

Come al solito Luigi Garlando non le manda a dire e tramite le pagine dello Sport Week (inserto settimanale della Gazzetta dello Sport) evidenzia come l’attuale processo di trasformazione della squadra nerazzurra, sia in realtà figlia di un...

Alessandro De Felice

Come al solito Luigi Garlando non le manda a dire e tramite le pagine dello Sport Week (inserto settimanale della Gazzetta dello Sport) evidenzia come l'attuale processo di trasformazione della squadra nerazzurra, sia in realtà figlia di un meccanismo azionato da Stramaccioni qualche tempo fa. 

Il giovane tecnico romano aveva chiesto a Moratti di cambiare lo staff medico, cedere i giocatori scomodi e un preparatore atletico dipendente dall'allenatore. La sua Inter sarebbe scesa in campo con un moderno 4-2-3-1 o col 4-3-3. Per Stramaccioni sarebbero stati fondamentali tanti giovani (Kovacic e Icardi sono arrivati sotto la sua gestione, anche se l'argentino ha esordito quest'anno) e esterni efficaci. Era già stato bloccato Aubameyang.

Poi in un secondo è cambiata la storia. Moratti ha dovuto cedere, Mazzarri è stato ritenuto più esperto e solido per il periodo di transizione e Stramaccioni - dopo le mille rassicurazioni ricevute - è stato fatto fuori senza il minimo scrupolo. Dopo un anno trascorso tra noia e 3-5-2, Mazzarri pare aver inteso che per soddisfare il fine palato dei tifosi nerazzurri bisogna adottare pratiche più frizzanti, e allora vai con la difesa a quattro. 

L'Inter sta lentamente mutando e con un anno di ritardo sta arrivando verso la strada che Stramaccioni aveva già indicato dodici mesi fa: difesa a quattro, preparatore atletico diverso (Mazzarri si è portato il suo) e addio dei senatori e anche di Cassano. Questa è l'Inter che sta cambiando, ma che in realtà ha ricevuto l'input di rinascita da Andrea Stramaccioni.