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Può fare la mezzala a destra, accentrandosi per liberare il mancino. Meglio se coperto da un esterno tattico: a Udine era Pereyra. Ha il lancio per scatenare la corsa di Dimarco sul lato opposto. Ma Inzaghi può anche educarlo da play centrale: ha qualità e la sfrontatezza per uscire in dribbling dalla pressione. Potrebbe far innamorare i tifosi che, dopo Sneijder, non hanno più avuto un vero giocoliere tecnico di cui infatuarsi. Non abbiamo ancora citato un interno di valore come Mkhitaryan. Per qualità, ricchezza di funzioni e di alternative non c’è in Italia un centrocampo come quello dell’Inter. A parte il portiere e il vice-Lautaro, ruoli non banali, Inzaghi ha quasi tutto. Perfino troppo... Per questo, considerando che l’Inter è disposta a sborsare più di 50 milioni per mettersi in casa Frattesi e Samardzic, a qualche interista ora verrà il timore che Barella, desideratissimo in Premier League, possa finire nel campionato di Tonali.
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