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Garlando: “Scudetto? Inter favorita sul Milan: i 4 motivi. Calendario? Occhio a…”

Matteo Pifferi

Luigi Garlando, sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha spiegato i quattro motivi per cui l'Inter è favorita sul Milan nella corsa Scudetto

Luigi Garlando, intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, ha spiegato i quattro motivi per cui l'Inter è favorita sul Milan nella corsa Scudetto:

"La vittoria sulla Juve allo Stadium ha liberato la testa dell’Inter e le gambe hanno ripreso a correre. Dal Sacco di Torino sono sgorgati altri tre successi in campionato e quello nel derby di Coppa Italia: un 12-2 complessivo che spiega bene lo stato di salute dei nerazzurri, rifioriti all’improvviso dopo mesi bui. La cartina di tornasole è Nicolò Barella, a lungo irriconoscibile, ancora sofferente contro la Juve e poi tornato ai suoi livelli migliori. Ha oscurato Tonali nel derby ed è stato tra i più abbaglianti contro la Roma, la partita che si è rivelata una vera e propria prova di forza recapitata ai rivali. Il Milan ha provato sulla sua pelle la superiorità dei nerazzurri. La corsa di Dumfries e Perisic, le perle di Brozovic e il gol ritrovato da Lautaro nelle ultime partite sono stati urla di salute.

Calhanoglu

"Tre gol a partita nelle ultime tre uscite, derby compreso. Il Milan 9 gol li ha segnati nelle ultime nove partite. Lautaro (16 reti) ne ha messi dentro 4 nelle ultime tre partite e con Dzeko (13) forma una coppia da 29 gol. Pioli non ha un giocatore in doppia cifra (Leao e Giroud 9) e dista 11 gol dall’attacco di Inzaghi (71), il migliore del torneo. E’ in zona gol che l’Inter prende più vantaggio sul Milan, anche per ragioni di rifinitura. Calhanoglu è arrivato a 10 assist, Barella a 9, Perisic a 6. Il primo dei rossoneri è Hernandez (5), un terzino. Se cerchiamo tra gli specialisti dell’ultimo passaggio non andiamo oltre Diaz (3). Calha nel torneo scorso servì 9 assist e imbucò 4 gol. Ha spostato gli equilibri, direbbe Bonucci. Accanto a lui il miglior Brozovic di sempre. Nel finale, quando tensioni e fatica, piombano le partite, servono talenti che spezzino l’equilibrio con una giocata. Inzaghi è più attrezzato di Pioli. Qui e nelle rotazioni generali.

Esperienza

"Il passato non va in campo, ma l’esperienza pesa, soprattutto nel finale di corsa. Anche qui non c’è partita. Degli 11 titolari nerazzurri anti-Roma, solo Dumfries e Calhanoglu non hanno vinto ancora campionati nazionali. I 9 compagni ne ammassano 15. Gli stessi titolari hanno in bacheca 20 coppe. Gli undici titolari anti-Lazio sommano 3 soli scudetti, quelli vinti da Maignan e Giroud in Francia e da Diaz al City, e contano in bacheca 18 coppe, grazie alle 9 di Giroud. Il divario di vissuto in campo, soprattutto ad alto livello è pesante. Perisic ha giocato e segnato nella finale dell’ultimo Mondiale russo. Anche per questo è importante il recupero di Ibra che ha in tasca 11 titoli nazionali e 17 altri trofei; uno che si esalta quando la temperatura sale e che sa decidere i campionati all’ultimo respiro. Come sanno all’Inter (Parma 2008)".

Calendario e Coppa Italia

"Apparentemente il calendario è un alleato dell’Inter. Tra le ultime 4 avversarie dei nerazzurri e quelle del Milan ci sono 70 punti di differenza. Non pochi. Udinese, Empoli, Cagliari e Samp sulla strada di Inzaghi ne sommano 135. Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo: 205. Dicevamo «apparentemente» perché va fatta la tara. Sicuri che andare in casa di un Cagliari disperato sia più comodo che andare da un Verona compiaciuto? Il recupero di domani a Bologna, che di recente ha fermato Juve e Milan, cade a pochi giorni della trasferta di Udine, dove nel torneo scorso si arenò Conte. E poi la finale di Coppa Italia contro la Juve dell’11 maggio che costerà molte energie fisiche e nervose, pochi giorni prima della ispida trasferta di Cagliari. Calendario amico di Inzaghi, ma non un amicone. Mancano quattro giornate al termine, più il recupero di domani . La cinque giornate di Milano".