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SENZA SCAMACCA - "Questa assenza ci costringerà a trovare nuove soluzioni. Sono molto dispiaciuto per lui, è stato privato di una finale Gianluca. Dovremo pensare di adeguarci a ciò che succede in Europa, le ammonizioni si tolgono alle semifinali, poi se uno prende rosso in semifinale allora è giusto salti la finale. Ma una piccola ammonizione ha causato ciò, è un peccato, nelle finali ci devono essere i migliori. Dovremo trovare una soluzione diversa senza Gianluca".
BERGAMO - "Sta vivendo un momento di fibrillazione dal punto di vista sportivo. L'Atalanta catalizza molti pensieri della città. Sarà una settimana decisiva tra questa, i 3 punti che mancano in campionato e poi Dublino che assume un carattere internazionale. Già quanto fatto in questo periodo è qualcosa che non so se vale una coppa, ma forse qualcosa di più forte a Bergamo addirittura. Rimarrà questo, è già qualcosa di storico. Faremo di tutto per portare a casa questa coppa".
CRESCITA - "Quando giochi tanto il rischio paradossalmente sono gli infortuni. Per il resto giocare tanto ci ha permesso di bruciare le tappe, di fare esperienze. Ci siamo allenati meno, ma abbiamo trovato soluzioni ed esperienze che poi ci hanno fatto crescere. Non immaginavo potessimo raggiungere questi traguardi in contemporanea io sinceramente, merito soprattutto dei ragazzi, si sono applicati in modo incredibile tutti e siamo migliorati come individualità e poi di squadra. In campionato qualche punto poi lo abbiamo perso, ma nel momento decisivo c'è stata più attenzione e io non posso che essere super soddisfatto della squadra".
MODELLO GASPERINI - "Non è facile da replicare, noi abbiamo dato fiducia e speranza a tutte le società non di primissima fascia ecco. Con idee e capacità di fare plusvalenze incredibili ci si rilancia e si fanno squadre altrettanto forti, questo è stato il segreto. È replicabile, seppur non sia facile. Andare in Champions per noi è stato un vantaggio, come vendere giocatori per reinvestire. Si può sbagliare molto poco sul mercato, diventa difficile per società come le nostre recuperare poi. Abbiamo margini comunque, la squadra è giovane, Carnesecchi è cresciuto, Ruggeri e Scalvini anche, sono del settore giovanile. Ederson e Koopmeiners hanno raggiunto una valorizzazione incredibile, più gli attaccanti davanti che realizzano, ci rendono molto competitivi. Nel calcio anche chi non ha certi numeri è giusto che sogni, che possa raggiungere una finale come abbiamo fatto noi".
TROFEI - "Se cambia qualcosa se vinco? È soggettivo, se cambia sono un bravo allenatore, se no non lo sono. Io le dico come mi accolgono con stima a Crotone, Genova e Bergamo, per me vale più di una coppa. Poi rispetto anche i parametri degli altri. Ognuno deve superare i propri limiti nella vita. Tutti abbiamo i nostri limiti, chi li supera poi è un vincente".
L'ATALANTA PIÙ FORTE - "Questa Atalanta potenzialmente, proprio perché si è rinnovata, può diventare la più forte, con altre caratteristiche da quelle vecchie. Pretendo sempre molto io, avrei voluto già renderla più forte. Su questa base, possiamo scalare ancora uno step".
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