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Gasperini: “Muriel, un gol da storia. Scamacca, acciacchi lo penalizzano. L’Atalanta…”

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Le parole dell'allenatore atalantino ospite di Pardo a DAZN
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta (che ha appena battuto il Milan in campionato), è stato ospite di DAZN e ha risposto alle domande di Pardo e degli ospiti in studio.

-È il momento dei numeri nove pesanti? 

Scamacca ha fatto molto bene ma ha acciacchi di troppo a volte che lo rallentano un po' ma quando gioca è determinante. Servono più tipo di attaccante perché le partite hanno più facce. A volte cambia per esempio il risultato nel finale come è successo a Cagliari. Servono attaccanti diversi ma tutte le squadre in serie a hanno attaccanti di valore e delle alternative che possono cambiare la gara in ogni momento. 


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-Il gol di Muriel?

Penso resto tra i più belli della storia dell'Atalanta, a pochi minuti dalla fine e decisivo per battere il Milan è stato decisivo. Di una bellezza incredibile, raramente si fanno gol di questa fattura. Sono felice per la vittoria ma per Muriel, un ragazzo sempre positivo, per lui e per la squadra. Era un momento in cui non riusciva a segnare e questa rete vale dieci volte, bellissimo, sono contento per lui. Se fa gol così in allenamento? Oggi ne ha fatto uno fotocopia in allenamento. Incredibile per come sia uguale. Lui ha delle soluzioni di gol belli, difficilmente ne fa di brutti. Sono tutti gol da far vedere ai giovani. Ha un talento incredibile e forse avrebbe potuto giocare per le migliori squadre in assoluto e con noi ha fatto le cose migliori, a volte entrando dalla panchina. Avrebbe voluto giocare di più ma in quella dimensione per noi è stato straordinario e spero possa continuare ad esserlo per un po'. 

-Il livello dell'Atalanta è cresciuto: è diverso allenarla ora? 

Prima le aspettative erano completamente diverse e anche giochiamo alla pari con tutte le big e non abbiamo raccolto sempre come col Milan. Credo che oggi si sia alzata l'asticella delle aspettative. Se abbiamo mai pensato allo scudetto? Non ci siamo mai avvicinati, alla CL siamo arrivati tre anni terzi e per due anni abbiamo perso il secondo posto all'ultima giornata, dal primo posto siamo stati distanti, prima c'è stata la Juve straordinaria, poi l'Inter, poi il Napoli... 

-Che motivazioni si hanno dopo tanti anni all'Atalanta? Se mi piacerebbe allenare all'estero? 

Quelle di un ambiente che mi ha dato tanto, dove mi sono sentito sempre a casa e dove sono stato trattato con affetto. Se un domani dovessi accorgermi che verrà meno sarò il primo a trovare altre soluzioni. All'estero non sono mai andato per scelta mia anche se ce n'è stata la possibilità. In futuro ne vedremo. 

-Scalvini? 

Oggi fa venti anni e ha 100 gare in Serie A. È un ragazzo straordinario. 

-Sul Milan, che impressione si è fatto? 

Resta una squadra forte, con tante soluzioni ed un allenatore che crea imprevedibilità. Ha bisogno di recuperare i giocatori che mancano, non solo Leao. Non è semplice giocare così tante partite nelle coppe, poi a volte trovi squadre come l'Atalanta dell'altra sera che fa una grande partita. Il Milan è comunque terzo in un campionato dove ci sono 8-10 squadre nel giro di pochissimi punti, servirà essere forti mentalmente e guardare oltre il risultato. 

(Fonte: DAZN)

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