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Gasperini: “Se ho una percentuale sulle vendite? Quando cedemmo Bastoni e Gagliardini…”

Matteo Pifferi Redattore 
"Pochi di quelli che lasciano l'Atalanta fanno bene? Noi facciamo spesso allenamento. Qui in ritiro sono arrivato a tre al giorno", dice Gasperini

Nel corso di un'ampia intervista concessa al Corriere dello Sport, Gian Piero Gasperini ha risposto così alla domanda sul rendimento calante di chi lascia l'Atalanta:

«Altra leggenda metropolitana. Mancini e Cristante nella Roma, Kessie, Romero, Hojlund allo United...».

Poche unità rispetto alla marea di fallimenti.

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«Noi facciamo spesso allenamento. Qui in ritiro sono arrivato a tre al giorno».

Gian Piero, è vero che l’Atalanta ti riconosce una percentuale sulle vendite?

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«Ehm... Alla fine del primo anno, quello del boom, furono ceduti Caldara, Kessie, Conti, Bastoni, Gagliardini. Avevo uno stipendio basso (altra risata), Percassi premiò il merito, integrò. Questa felice tradizione si perpetua ogni anno»

Quanto hai pensato all’offerta del Napoli?

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«Ci ho pensato, sì. Ci sono stati alcuni momenti della stagione in cui ho creduto che fosse arrivata l’ora di lasciare l’Atalanta. Ma volevo lasciarla bene, senza polemiche, senza una delusione. Abbiamo vinto e alla fine hanno prevalso Bergamo, la sua gente e tutto quello che si porta dietro. A Napoli ora c’è Conte, i tifosi non possono provare dispiacere».