Daniele Gastaldello, difensore e capitano del Brescia, in un'intervista concessa a Repubblica si è detto contrario alla ripresa dei campionati: "Credo che al centro e al sud non sia arrivato davvero quello che si è visto in Lombardia. E per fortuna, dico. A Brescia tutti siamo stati toccati, tutti noi conosciamo qualcuno che ha subito la tragedia sulla pelle, abbiamo scoperto quanto poco basti per rovinare una famiglia".
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Brescia, Gastaldello: “Non voglio tornare a giocare, non ci sentiamo sicuri. Abbiamo paura”
Il difensore del Brescia è contrario alla ripresa del campionato
Gastaldello, dopo tutto quello che è successo a Brescia voi sareste pronti a giocare?
"Se lo chiedono a me dico di no. E poi non ci sono neanche i presupposti, non ci sentiamo sicuri. Ci chiedono di riprendere ad allenarci e di tornare in campo subito, concentrando dodici partite in un mese e mezzo: è ingiusto, ne va dell'incolumità di tutti i giocatori".
Voi non volete ripartire quindi?
"Io parlo per me e per i compagni: se il prezzo della ripresa è farci male anche seriamente, non ne vale più la pena".
I giocatori dell'Eibar, in Spagna, sono stati chiari: «Abbiamo paura». Ne avete anche voi?
"Sì, abbiamo paura. Siamo esposti, tutti, non solo noi calciatori, ma magazzinieri, fisioterapisti, massaggiatori. Tutti a contatto, inevitabilmente. Sento che la soluzione sarebbe chiuderci in ritiro due mesi: non ha senso, è contro natura, siamo professionisti ma anche esseri umani, abbiamo mogli, figli. Non c'è nemmeno un protocollo ancora".
Ora che cosa vi aspettate?
"Che chi ha il potere di decidere decida, non si può rimandare ancora. Per la Uefa il campionato deve finire a inizio agosto. È passata una settimana di maggio e noi ancora non ci alleniamo".
Alcune squadre sono già tornate in campo, però.
"Non è stato giusto partire scaglionati. Noi al Brescia ancora non abbiamo ricominciato, e non siamo gli unici. Certo, per ora si tratta di allenamenti individuali, ma bisognava partire tutti insieme. Invece fino a pochi giorni fa non si sapeva neanche se potevamo allenarci, mi sembrava assurdo che si aprisse agli atleti di sport individuali e a noi no, ma almeno questo lo abbiamo risolto, voglio credere che il ministro si fosse espresso male. Ne abbiamo parlato anche con gli altri capitani, in una riunione video, volevamo solo che ci aprissero i centri sportivi, li immaginate i giocatori della Roma o della Juve correre al parco?".
Tra voi del Brescia non risultano casi di contagio: avete avuto qualche sospetto?
"Mai fatto un tampone. Ma anche se veniamo dalla zona rossa, nessuno di noi ha mai avuto sintomi: certo, ce lo siamo chiesto, ci siamo telefonati spesso per sapere come stessimo: se lo abbiamo avuto lo scopriremo soltanto quando ci faranno i test prima degli allenamenti".
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