In casa Inter a tenere banco è il rinnovo di Icardi. Dopo le esternazioni di Wanda Nara, moglie e agente del giocatore, e dello stesso calciatore, Cristiano Gatti sul Corriere della Sera ha provato ad analizzare la vicenda:
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Gatti (CorSera): “In casa Icardi comanda più la moglie o il procuratore?”
Il giornalista ha provato a interrogarsi sulla vicenda Icardi
"Se l’incaglio è solo sui soldi, tanta ansia è del tutto sprecata: Icardi resterà certissimamente all’Inter. La società, come tutte le società chiamate al braccio di ferro col campione, chiuderà virilmente il duello alzando le braccia e accordando con irremovibile fermezza l’aumento richiesto. Ma più passa il tempo e inevitabilmente più si fa strada un’idea alternativa, che questo rinnovo non stia solo ballando sulla solita pista del tiraemolla palancaio. Potrebbe essere che il vero problema non sia convincere Icardi a restare all’Inter, ma sua moglie a Milano. Vista da questa ipotesi, la trattativa allora si presenta davvero in salita. Se la sciura Wanda ha già sposato il progetto dello shopping a Madrid o a Barcellona, piuttosto che a Parigi o a Londra, se cioè la Milano da bere le è venuta a noia, o l’ha già bevuta tutta, conviene prepararsi all’escalation degli ostacoli, fino all’inaudito no finale. La moglie, qualsiasi moglie, sa come trattare in certe trattative. Fomenterà e tormenterà a tal punto il procuratore, che a quest’ultimo resterà una sola possibilità: lasciare Milano e cercare una nuova squadra. Con la squadra, una residenza che renda finalmente felice la consorte. E tutti gli eventuali commenti stanno a zero. L’Inter non può neppure pretendere di cambiare l’interlocutore a proprio piacimento: Icardi si fida e si affida, ha messo il suo destino nelle mani della compagna, lei svolge al massimo il proprio lavoro. Prendere o lasciare. Quanto prima capiranno tutti cosa c’è sotto davvero. Al momento, è chiara e pacifica una sola verità: in casa Icardi è Wanda che porta le scarpe bullonate. Resta solo da capire se comanda più la moglie o il procuratore".
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