ultimora

Gazzetta in estasi: “Balo, croce e delizia. Come si fa a non applaudirlo quando…”

Croce e delizia. E’ così che Gaetano De Stefano sintetizza in un articolo su Gazzetta.it il ruolo di Mario Balotelli rispetto al Milan, ma anche al calcio in generale. Personaggio che ha fatto e probabilmente farà sempre discutere, gode,...

Sabine Bertagna

Croce e delizia. E' così che Gaetano De Stefano sintetizza in un articolo su Gazzetta.it il ruolo di Mario Balotelli rispetto al Milan, ma anche al calcio in generale. Personaggio che ha fatto e probabilmente farà sempre discutere, gode, da quando veste la maglia rossonera, di un rispetto nuovo. Diverso. Non è più il ragazzino immaturo, incosciente, quello che i fischi se li meritava tutti. Non ha ancora messo la testa a posto, ma di lui adesso si dice che sia "bravo davvero". Nella partita di ieri è stato protagonista assoluto. I rossoneri dipendono da lui al 100%. Questo è un dato di fatto piuttosto innegabile, che contribuisce probabilmente a dipingerne un ritratto vicino che sfiora il mitologico.

Leggiamo allora delle sue gesta su Gazzetta.it "Superpressato, ma abile a far volare Cillessen con un destro a giro deviato sulla traversa. Con il pubblico che gli fischiava di tutto e l'arbitro svedese Eriksson che lo invitava a rialzarsi. Che lo ammoniva, ma che al 93' intravedeva nel contatto con Van der Hoorn un generosissimo fallo da rigore. In realtà Marione era caracollato furbescamente sull'olandese. Ma come trattenersi ad applaudirlo, quando investito da 53mila fischi ha freddamente battuto Cillessen per poi zittire tutti con il dito indice?" Già, come si fa a trattenersi e a non applaudire il furbo Balotelli, che, come piace a noi italiani, è riuscito ad ingannare l'arbitro e non contento ha anche provocato lo stadio con un gesto da "bullo"? Non lo sappiamo. Ma alla voce esempio e modello da indicare ai giovanissimi calciatori, per ora, il suo nome non c'è. E, al momento, non merita nemmeno di esserci.

Twitter @SBertagna