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La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi analizza il girone d'andata dell'Inter, chiuso a -9 rispetto a quello della scorsa stagione:
"Una squadra che perde nove punti rispetto alla stagione precedente non può non essere oggetto di analisi. Una squadra che nei due precedenti campionati aveva totalizzato 175 punti e che a metà gennaio della stagione successiva è già fuori dal discorso scudetto, lascia interrogativi che chiamano in causa tutti. Anche chi quella squadra l’ha pensata e costruita. Ma pure chi come il presidente Steven Zhang ha imposto, per cause di forza maggiore, una linea sportiva fortemente condizionata dall’utopia dell’autofinanziamento. Che autofinanziamento non è, fino in fondo. Perché nell’estate delle cessioni di Lukaku e Hakimi non è stato reinvestito neppure il 50% di quanto incassato".
"Perché cinque mesi fa, a fronte dell’offerta per Skriniar da 50 milioni di euro rifiutata il 22 agosto, il denaro che sarebbe stato utilizzato per la ricerca di un sostituito dello slovacco era vicino allo zero. E perché qualche scelta onerosa, leggi i 56 milioni complessivi spesi per Correa e Gosens, è stata sbagliata. Come pure la decisione, sportivamente e patrimonialmente fallimentare, di non mettere sotto contratto Dybala, pur dopo l’ovvia decisione (allora sì, ovvia) di puntare su Lukaku. Anche da qui sono iniziate le difficoltà".
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