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GdS – Aumenti di capitali, prestiti e sponsorizzazioni: ecco finora l’apporto di Suning all’Inter

Andrea Della Sala

Sono 530 milioni di euro quelli finora versati dalla proprietà cinese nell'Inter

In questa sessione di mercato, all'Inter, sono arrivati i soli Rafinha e Lisandro Lopez. Le operazioni di mercato dei nerazzurri hanno deluso le aspettative dei tifosi che pensavano a una campagna di rafforzamento più importante e, così, hanno puntato il dito contro la proprietà di Suning. Va detto che, tra i limiti imposti dal governo cinese e quelli del pareggio di bilancio imposti dal FPF, si poteva fare poco e l'Inter ha cercato di ottenere giocatori con il prestito e diritto di riscatto, l'unica modalità consentitale. Dall'arrivo di Suning, però, non si possono non ricordare gli sforzi economici fatti dalla proprietà cinese.

Quando Zhang, attraverso la cassaforte Suning Holdings Co., ha rilevato il 68,55% della squadra nerazzurra, il progetto era chiaro: diversificare i propri business e far conoscere il marchio Suning in Occidente in vista di un’espansione nei nostri mercati. Senza considerare il denaro speso per acquistare le vecchie azioni di Thohir e Moratti (128 milioni), dalla fine di giugno 2016 Suning ha cominciato a pompare liquidità nelle casse dell’Inter senza fermarsi, e sotto diverse modalità. Dapprima un aumento di capitale da 142 milioni, quindi una serie di prestiti le cui ultime tranche sono datate luglio-agosto (81 milioni) e novembre (12) per finanziamenti fruttiferi complessivi da 310 milioni. Parliamo di 452 milioni di equity, e non è finita qui. Nella scorsa stagione sono stati attivati diversi contratti commerciali tra l’Inter e società controllate-correlate di Suning, tra naming right della Pinetina e academy in Cina: ai 56 milioni iscritti come proventi nel 2016-17 vanno aggiunti i circa 25-30 di quest’anno. Quindi un’ottantina in totale finora (ma gli accordi valgono fino al 2020). Tra aumenti di capitale, prestiti e sponsorizzazioni l’apporto di Suning nell’Inter ammonta, pertanto, a circa 530 milioni.