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I tifosi viola dedicheranno un saluto speciale a Borja Valero. Lo spagnolo sarà un avversario ma di sicuro non un nemico. Stasera e sempre. Secondo La Gazzetta dello Sport per il «Sindaco» non sarà facile muoversi con la maglia nerazzurra nello stadio che ha amato. Lo spagnolo è un uomo di sentimenti forti. Firenze è ancora la sua seconda casa, dopo Madrid. Riuscirà a non farsi «imprigionare» dall’emozione? Pioli intanto ha studiato come marcarlo. Toccherà a Badelj, con l’aiuto di Benassi tagliargli i rifornimenti. Comunque vada domani Borja e la sua famiglia resteranno a Firenze, per un’abbuffata di incontri con amici mai dimenticati.
VECINO E IL SUO EREDE - La sua partenza è stata per Pioli la perdita più dolorosa dell’ultimo mercato. Il tecnico viola si era innamorato di Vecino quando allenava la Lazio. Non a caso aveva chiesto a Lotito di acquistarlo. L’uruguaiano se n’è andato con pagamento della clausola di 24 milioni. E molti in casa viola pensavano che avrebbe lasciato un vuoto incolmabile. Invece Corvino ha pescato il francese Veretout che in pochi mesi ha conquistato tutti. Con i soldi di Vecino è arrivato anche Benassi. Veretout e l’ex granata hanno già segnato 6 gol in campionato (8 con la Coppa Italia): la Fiorentina ha un’arma importante nei suoi centrocampisti-cannonieri. Vecino invece è fermo alla rete dell’Olimpico alla seconda giornata di campionato.
STRATEGHI CONTRO -Spalletti è tifoso viola; Pioli da bambino aveva l’Inter nel cuore. Spalletti vorrebbe allenare un giorno la Fiorentina; Pioli ha avuto la possibilità di guidare i nerazzurri ma non è andata bene. Nei confronti diretti stravince il tecnico di Certaldo con sei vittorie e un pareggio. Pioli sogna di riequilibrare questa statistica a senso unico. Chissà, alla fine un pareggio potrebbe anche stare bene a entrambi.
(Fonte: Luca Calamai, La Gazzetta dello Sport 5/1/18)
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