L’inizio è stato tremebondo per via dell’ambientamento e dell’infortunio, poi però Joao Cancelo ha inquadrato il campionato italiano e sta applicandosi per migliorare quei punti deboli strutturali di costituzione. A Reggio Emilia è stato il migliore dei nerazzurri. Consolazione magra, da venerdì santo, perché sul gol di Diego Falcinelli c’è anche lui tra coloro di bianco vestiti a non frenare gli avversari.
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GdS – Cancelo, è il derby del rilancio anche in vista del Mondiale
L’esterno, amante delle citazioni e tentato dal ritorno a Valencia, ancora titolare: lui e Candreva per sfondare a destra
Ma ciò che viene recepito positivamente ad Appiano Gentile è la sua volontà di mettersi a disposizione e migliorare. Secondo La Gazzetta dello Sport Luciano Spalletti e il suo staff lo hanno notato, hanno apprezzato e continuano a lavorare su di lui. Questa sera verrà confermato sul lato destro della difesa. Senza Danilo D’Ambrosio e Joao Miranda non sarebbe così scontato comunque. Perché a disposizione ci sono Yuto Nagatomo e Davide Santon, due terzini che possono giocare sia su un lato sia sull’altro. Più votati a difendere, ma Cancelo porta in dote una capacità di offendere che può mettere in difficoltà la squadra di Gennaro Gattuso insieme con Antonio Candreva su quel lato. La progressiva presa di coscienza del portoghese con la realtà interista si tocca. Anzi, si legge concretamente: «Andate fermi nella direzione del vostro obiettivo perché il pensiero crea, il desiderio attrae e la fede realizza». Pensiero, desiderio, fede: tre termini chiave per la versione attuale di Joao. Dopo il Sassuolo, quindi con la sconfitta ancora da metabolizzare, il portoghese ha indicato la sua personale via per mettere le cose in ordine a livello individuale.
Sarà anche interessante verificare la sua condizione atletica visto che non gioca due gare di fila da titolare dallo scorso aprile: il 6 contro il Celta e il 9 contro il Granada, entrambe vinte con il Valencia. Non sarà il suo esordio contro il Milan perché nel derby di andata in campionato (15 ottobre) aveva sostituito Candreva negli ultimi venti minuti, entrando quando il risultato era sul 2-1 per i nerazzurri, trionfatori alla fine per 3-2. Cancelo affronterà Giacomo Bonaventura, sarà il suo primo dirimpettaio. Incrocio tutto da decifrare. Joao dovrà spingere per obbligare l’avversario a non fare altrettanto conoscendo però bene la qualità di Jack nell’infilarsi tra le linee per andare a pungere. Testa, tattica e corsa. Pensiero, desiderio, fede. Tre passi alla volta per entrare nel mondo Inter e non lasciarlo. Nemmeno a gennaio, mese che Cancelo sembrava aver decretato come quello del suo ritorno a Valencia. L’Inter non ci pensa nemmeno, lo ha fatto ragionare e lui ha assorbito le parole. Trasformandole in fatti. Adesso gli si presenta un’occasione colossale, ovvero quella di poter giocare con un po’ di continuità. Gli infortuni di D’Ambrosio e Miranda costringeranno Spalletti a fare a meno dei due stasera, sabato contro la Lazio e venerdì di settimana prossima a Firenze contro Stefano Pioli. Per Cancelo un trittico di partite in cui risalire la gerarchia interna e grazie alle quali convincersi che restare all’Inter non sarà una pazzia ma una lucida valutazione sull’organizzazione del futuro prossimo. Il Mondialein Russia del prossimo anno è un obiettivo che a Milano può raggiungere se parteciperà alla magnifica cavalcata verso la qualificazione alla Championsche ogni interista sta sognando da anni.
(Fonte: Matteo Brega, La Gazzetta dello Sport 27/12/17)
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