Luciano Spalletti versione psicologo spesso parla bene di un suo uomo che ha giocato male e fa le pulci a chi invece ha convinto tutti. Quindi Joao Cancelo può andare fiero del commento tecnico ricevuto dopo il match con la Lazio: "Joao mi aveva già convinto, ha tecnica, qualità nella spinta e forza nei contrasti. La squadra però aveva i suoi equilibri e non è facile metterci mano. Certo, a volte si prende qualche licenza che il terzino non può permettersi. Non è programmato per la fase difensiva, infatti da lì due o tre cross li abbiamo presi". Senza Tregua non a caso è il motto di Spalletti.
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E Cancelo dopo un avvio di stagione sofferto, in cui si era anche parlato di un ritorno a Valencia, ora sta dimostrando il proprio valore. Secondo quanto riferisce anche La Gazzetta dello Sport, sabato scorso è stato tra le poche note positive dell’ Inter e ha conquistato il Meazza, pronto ad applaudire le giocate del 23enne portoghese. La stima di società e staff tecnico invece era stata ribadita anche prima del match contro la Lazio, con l’ultimo – infastidito e durissimo – no al pressing asfissiante dei valenciani. Cancelo era in rampa di lancio anche prima dell’infortunio di D’Ambrosio (distorsione al ginocchio, ne avrà per un altro mese) che gli ha permesso di tornare stabilmente a ricoprire il suo ruolo preferito di terzino destro. Utilizzato col contagocce prima e dopo il problema al ginocchio accusato a inizio settembre con il Portogallo, il ragazzo di Barreiro aveva sempre giocato alto. Ma lui preferisce avere campo e ha fatto un corso intensivo sulla fase difensiva. Nel derby di campionato si era dimenticato Bonaventura sul gol del momentaneo 2-2, mentre contro la Lazio due sue diagonali hanno evitato altrettanti gol. Vero che il portoghese ha messo in difficoltà Radu e Lulic ma poi ha sofferto quando è entrato Lukaku, eppure sono proprio la tenuta e la forza fisica nei contrasti ad avere impressionato. Anche perché dopo tanta naftalina Cancelo negli ultimi venti giorni ha giocato due gare da 120’ in Coppa Italia e quasi per intero le sfide contro Sassuolo e Lazio.
L’intesa con Candreva non può che migliorare, ma i cross pennellati (uno anche col sinistro) contro la squadra di Inzaghi potrebbero essere un’arma decisiva per sbloccare un attacco che – dopo il pirotecnico 5-0 al Chievo del 3 dicembre – negli ultimi 600 minuti ha trovato il gol soltanto una volta con Icardi, contro l’Udinese. In questo Cancelo, arrivato in uno scambio di prestiti che ha coinvolto Kondogbia e che potrebbe essere confermato anche per il prossimo anno, è sicuramente più avanti di Dalbert, che per ora rimane un oggetto misterioso.
(Fonte: Luca Taidelli, La Gazzetta dello Sport 2/1/18)
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