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GdS – Con Inzaghi Inter più coraggiosa, forte e bella. Capolavoro del club quando…

Alessandro De Felice

Il cammino dell'Inter fino allo scudetto e la scelta di puntare su Inzaghi dopo l'addio di Conte: il percorso dei nerazzurri

Un lungo percorso, una scalata fino alla vetta. È quella dell'Inter, che negli ultimi due anni e mezzo ha prima ridotto e poi annullato il gap con la Juventus, fino al sorpasso e al ritorno alla vittoria con lo scudetto conquistato nella passata stagione. La Gazzetta dello Sport riavvolge il nastro e ripercorre il cammino nelle ultime due stagioni e mezzo dei nerazzurri:

"Antonio Conte ha fatto come faceva Hinault che mandava in fuga il gregario Bernaudeau, lo raggiungeva e vincevano insieme. L’a.d. Beppe Marotta arriva all’Inter nel dicembre 2018, Conte nel luglio 2019. Due ex juventini, pluridecorati. Portano disciplina rigorosa, come dimostra l’epurazione di Icardi e Nainggolan, e spirito vincente, oltre che giocatori fondanti: Lukaku e Barella su tutti. Insomma, pongono basi solide per costruire un futuro importante. Spalletti, che aveva riportato l’Inter in Champions, ha lasciato un’ottima eredità tecnica, ha insegnato a palleggiare. Conte aggiunge furore agonistico, ordine tattico e tanta protezione ad Handanovic. L’Inter chiude con la miglior difesa, a un solo punto da Sarri.

In un anno ha recuperato 20 punti alla Juve: agghiacciante. Ha fatto crescere stelline come Barella e Bastoni e ha riportato l’Inter a respirare l’aria di una finale europea. L’Inter la perde, ma intasca altra autostima. Ormai è pronta per vincere. Non meno decisivo Marotta che ricuce lo strappo del tecnico con i cinesi e riempie il vuoto quando gli Zhang evaporano, oltre a portare altre pedine chiave, come Eriksen e Hakimi. Dopo 9 anni, due ex juventini, Conte e Marotta, ribaltano il trono della Signora. L’Inter della Lu-La conquista lo scudetto di forza".

Il quotidiano esalta la scelta di club di puntare su Inzaghi e il lavoro dell'ex allenatore della Lazio:

"E, nel momento in cui sembra necessario un ridimensionamento che mette in fuga Conte, con la cessione di Lukaku e Hakimi, la società nerazzurra compie il capolavoro: acquista Dzeko e Dumfries, sceglie felicemente Simone Inzaghi che riesce a inserire Calhanoglu senza le difficoltà trovate da Conte con Eriksen, migliorando ulteriormente la qualità del gioco e rendendo l’Inter più coraggiosa, più forte e più bella. E ancora prima in classifica".