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Il palcoscenico era lo stesso. Lo Stamford Bridge. Eppure Samuel Eto'o, nella partita giocata e persa ieri dal Chelsea contro il Basilea, sembrava solo un parente di quel fuoriclasse cinico e fortissimo che aveva cavalcato insieme ai nerazzurri verso la Champions del 2010. Scrive oggi la Gazzetta dello Sport: "L'arrivo di Eto'o lascia perplessi. Il camerunese è l’ombra del fuoriclasse che, proprio in questo stadio, lanciò la volata Champions dell’Inter mourinhiana nel 2010."
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