- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Sono state approvate nuove regole economico-finanziarie per la partecipazione alle coppe europee da parte di Uefa ed Eca (associazione club europei). Una sorta di Fair Play Finanziario 2.0, che porterà ad una nuova condotta per i club. Questi i dettagli, riportati dalla Gazzetta dello Sport di oggi: "Sono stati introdotti due nuovi indicatori per i conti dei club in lizza per Champions ed Europa League: un rapporto «sostenibile» tra debito netto ed Ebitda (il risultato d’esercizio prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti, ndr) e un saldo negativo massimo di 100 milioni tra acquisti e cessioni nelle campagne trasferimenti della stagione. Significa che una squadra, tra sessione estiva e invernale, non potrà spendere in «cartellini» più di 100 milioni al netto delle uscite".
Cosa succede in caso di mancato rispetto di tali paletti? "Se uno dei due parametri dovesse essere violato, l’Uefa ha il potere di intervenire per un controllo molto più rapido del passato sulla conformità (o meno) con il break even (perdite massime di 30 milioni nel triennio). Una verifica a tutto campo, che può andare a ritroso di uno o due anni o anche in avanti esaminando il budget dell’anno successivo. Se quelle spese di mercato (o il rapporto debito-Ebitda) sono nella norma rispetto agli altri parametri, allora sarà disco verde. Altrimenti scatterà l’indagine, con il pericolo di beccarsi una bocciatura".
«La violazione di uno dei due nuovi indicatori — spiega il presidente dell’Eca Andrea Agnelli — non comporta automaticamente un’investigazione ma può mettere a rischio il rispetto delle norme del fair play da parte del club. L’intesa raggiunta sulla regolamentazione di accesso alle coppe testimonia l’ottima cooperazione tra Eca e Uefa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA