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Dopo le due doppiette iniziali, altri due gol ma su rigore contro Spal e Bologna. Per Mauro Icardi le reti su azione mancano da Roma, da quella sera nell’ Olimpicogiallorosso nel quale
Maurito aveva mostrato cosa fa un centravanti che vive per il gol. L'argentino da lì ha interrotto il rapporto con il gol in movimento coltivando la liaison con i rigori. Secondo La Gazzetta dello Sport, il capitano sta dimostrando però di poter essere utile anche in altri modi, come ha fatto vedere domenica disegnando una diagonale da terzino lunga sessanta metri per chiudere Taarabt.
Uno sforzo più mentale che fisico. Per Spalletti è valsa una doppietta, la prova che lavorando sulla mente il corpo risponde. E così la trasferta di Benevento diventerà occasione anche per ricercare il gol con più serenità (se segnasse, chiuderebbe il cerchio delle vittime dell’attuale Serie A). Domenica Mauro aggancerà Lothar Matthaeus a quota 153 partite complessive con l’ Inter concentrandosi per erodere la distanza che lo separa dai primi dieci marcatori di sempre nerazzurri (Mario Corso naviga dieci gol più su, 84 a 94). Il contratto per ora non sembra essere una delle sue priorità con quella clausola da 110 milioni valida per l’estero ogni anno fino al 2021 e che non verrà modificata a breve.
(Fonte: Matteo Brega, La Gazzetta dello Sport 26/09/17)
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