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Mauro Icardi azzanna la Roma con un finale di partita surreale. Un morso a pareggiare il maestro Dzeko, un altro ad ammutolire l’Olimpico così irriconoscente con Spalletti. Dell’area di rigore l'argentino conosce ogni zolla, sa come attaccare gli spazi, trovare il tempo per la stoccata. Ma soprattutto - secondo La Gazzetta dello Sport- sa sempre e comunque come trovare la porta e restare freddissimo, alla faccia dei suoi 24 anni.
E' a quota 4 goal con la seconda doppietta di fila (non gli succedeva dall’aprile 2014, malgrado sia alla diciassettesima gara con marcatura multipla nelle 127 giocate con la maglia dell’ Inter), Maurito ha anche sfatato il tabù Olimpico. Ieri invece anche Manolas si è dovuto arrendere all’iradiddio di Rosario.
Una sosta per le nazionali che per la prima volta lo vedrà lontano dalla Pinetinaper rispondere alla convocazione dell’Argentina. Quando Sampaoli, nel giugno scorso, lo chiamò, il campionato era già finito e Maurito pur di non mancare minimizzò un infortunio muscolare che lo ha costretto a un’estate lontano dal gruppo.
Al di là dei meriti personali e di quelli del tecnico, saggio lo staff medico a frenarlo, bravo quello atletico a farlo lavorare sulla forza e a cercare di riequilibrarne la muscolatura. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Complici il lavoro dei compagni ma soprattutto gli strappi di Perisic, il cobra Icardi è salito a 75 goal in 127 gare di campionato nella cesta nerazzurra. Spalletti ora ha un vero 9. E la coppia minaccia di fare sfracelli.
(Fonte: Luca Taidelli, La Gazzetta dello Sport 27/8/17)
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