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GdS – Inter-Borussia M., le pagelle: Lukaku è la vita, peccati non veniali di Vidal. Eriksen e Conte…

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Le valutazione de' La Gazzetta dello Sport delle prove individuali dei calciatori dell'Inter in occasione del pari contro i tedeschi

Alessandro De Felice

Romelu Lukaku e Arturo Vidal. Sono loro i protagonisti in casa Inter della serata dell'esordio in Champions League contro il Borussia Monchengladbach a San Siro. La Gazzetta dello Sport giudica da 7,5 la prova del belga ("È la vita dell'Inter. Nona partita europea di fila in gol, ma non è la doppietta a impressionare, quanto la capacità di trasformare qualsiasi pallone che gli arriva in giocabile con l'uso del corpo"), autore di due reti, mente il centrocampista cileno ex Barcellona si becca un 5 ("Togliamo gli episodi? Con Lukaku sarebbe stato il migliore in campo. Ma non puoi non notare l'ingenuità sul rigore e la disattenzione sul 2-1 del Borussia: per uno da Champions come lui, peccati non veniale").

Bene anche Darmian con un 6,5 ("Doveva giocare a sinistra, lo trovi dall'altra parte. Arriva sempre a chiudere l'azione, come su quel colpo di testa che fa volare Sommer, arma Lautaro sul palo") e Lautaro, che si guadagna un 7 ("La testa sull'1-1, un palo che ancora trema con una girata dell'altro mondo, poi una punizione conquistata che per poco non regala il 3-2 a Kolarov: sicuri che meritasse di riposare?"), mentre deludono Perisic (5: "Ok, un paio di buoni cross messi dentro. Ma il punto è: cosa ci si attende da un esterno di Conte? Che vada a chiudere verso il centro e poi aiuti la fase difensiva: ripassare..."), Sanchez ("Conferma un'impressione: fa meglio a gara in corso che dall'inizio. Più confusione che idee. Esce a fine primo tempo per un guaio muscolare, ma non aveva combinato granché") e la coppia difensiva formata da Handanovic ("Parate zero, una buona uscita a metà ripresa e una da incubo che vale un cartellino giallo. Non una buona figura su Hofmann, che lo beffa con un pallone tra le gambe") e De Vrij ("Non un periodo semplice, certamente non abituale per lui. Perde il pallone in uscita che porta al rigore del pareggio del Gladbach. E in generale sui palloni alti è meno dominante"), tutti da 5,5. Positiva la prova di Eriksen, che si guadagna un 6 ("Il passo in avanti rispetto alle ultime uscite c'è. Cala con il passare dei minuti e non è quasi mai un fattore decisivo. E per questo in fondo era stato acqusitato: fare la differenza".

Sufficienza per Antonio Conte: "Scelte quasi obbligate, dopo aver perso pure Hakimi a poche ore dal match. Così l'Inter che viene fuori è una macchina potente da poco scattante. Ancora una volta, paga gli errori individuali".

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