GdS – Inter cooperativa del gol, ma Inzaghi chiama l’attacco: la missione ora è…

L'analisi de' La Gazzetta dello Sport sui numeri in fase realizzativa dei nerazzurri e l'attacco che deve ritrovarsi

Una cooperativa del gol in cerca di quelli di chi lo fa per mestiere. Se da una parte Inzaghi si gode una rosa che è riuscita a mandare in rete 20 calciatori, dall'altra l'allenatore dell'Inter attende il ritorno al gol degli attaccante, il cui rendimento è in flessione nell'ultimo periodo.

"Nell’ultimo mese, almeno in campionato, a tirare la carretta sono stati soprattutto difensori e centrocampisti, ben più degli attaccanti che avevano ruggito all’inizio - scrive La Gazzetta dello Sport -. La flessione delle punte è diventata evidente nell’ultimo mese, quando l’incidenza in zona gol è calata parecchio. Eppure i nerazzurri da metà dicembre in poi hanno comunque viaggiato al ritmo di due squilli a partita".

Il quotidiano analizza i numeri dell'attacco, in calo nell'ultimo periodo:

"Vista la pausa natalizia e il rinvio della partita col Bologna, nel periodo (dopo Salerno, ndr) si sono giocate solo quattro gare ma, degli otto gol segnati dai campionati di Italia, appena due sono stati partoriti dalle punte (25%). Dopo la grandinata di Salerno (0-5 con centri di Lautaro e Sanchez), sono serviti blitz della cavalleria difensiva: il sinistro tagliato di Bastoni e lo stacco impetuoso di Skriniar contro la Lazio sono un manifesto delle potenzialità del reparto arretrato".

Ma i numeri non devono preoccupare Inzaghi e i nerazzurri:

"Molto prima del viaggio a Salerno, nell’attacco interista tirava un’altra aria: Dzeko, soprattutto all’inizio, pareva una furia e aveva cancellato dalla mente dei tifosi la nostalgia di Lukaku. Sommando le sue otto reti, le dieci di Lautaro, le quattro di Correa e l’unica di Sanchez, le punte di ruolo nerazzurre erano arrivate a 23 reti, su un totale di 43 nei primi quattro mesi di campionato. Tradotto: dalla giornata 1 alla 17, il 53% dei gol erano stati firmati da qualche attaccante".