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GdS – Inter, crisi senza fine. Spalletti prova a risvegliare Perisic e Candreva

L'Inter non vince dal 3 dicembre e i due esterni, ma anche Borja Valero, sono da tempo poco brillanti

Andrea Della Sala

Momento negativo per l'Inter di Spalletti che non trova la vittoria dal 3 dicembre; nove gare senza successi, fa impressione la striscia negativa di un’Inter che ha fra l’altro pochissimo da recriminare anche sul campo: prestazioni di basso livello; cinque pareggi e due sconfitte in campionato; in Coppa Italia, primo turno superato solo ai rigori con il Pordenone, poi lo stop contro il Milan.

E’ in corso una evidente involuzione dal punto di vista del gioco in generale, ancor più preoccupanti però i limiti tecnici e di personalità mostrati ultimamente da una rosa che in larga parte già l’anno scorso era franata senza giustificazioni nel momento decisivo. A poco sono serviti i rinforzi tutto sommato di contorno del mercato estivo, con le eccezioni di Skriniar e Cancelo. Borja Valero, per esempio, non ha più la brillantezza dei tempi d’oro e andrebbe allora adeguatamente protetto nel cuore del campo con interni esplosivi, di gamba: giocatori che però oggi l’Inter non ha. Vecino e Dalbert? L’impressione è che l’uruguaiano abbia già raggiunto il suo top, mai pervenuto invece il brasiliano. Karamoh, infine, è un giovane talento che ha però inevitabilmente bisogno di tempo per trovare il giusto feeling con un calcio complicato come quello italiano.

Il popolo nerazzurro teme ora un tracollo stile Stramaccioni 2012-13 e Mancini 2015-16, tralasciando appunto l’anno scorso con l’illusione Pioli e la successiva lunga scivolata fuori dall’Europa. Stramaccioni iniziò alla grande, violò per primo lo Stadium della Juventus e dopo 16 giornate era secondo (34 punti) a -4 dai bianconeri: arrivò nono a quota 54 punti. Dal canto suo, Roberto Mancini era primo alla diciottesima giornata (39 punti), ma chiuse quarto con 67 punti, qualificandosi solo per l’Europa League. Spalletti deve allora oggi lottare anche contro questa strana sindrome tutta nerazzurra. Serve una rinfrescata sotto vari punti di vista, probabile che l’uomo di Certaldo stia studiando qualcosa di tatticamente nuovo che magari risvegli la vena di Perisic e Candreva (l’azzurro è ancora a secco in questa stagione), oltre a permettere a Icardi di gestire qualche pallone in più nelle aree avversarie. Icardi e Perisic, in particolare, hanno finora firmato 25 delle 37 reti interiste in campionato, e il croato non segna dal 3 dicembre scorso, tripletta al Chievo nel giorno dell’ultima vittoria dell’Inter in assoluto. Nello stesso periodo, Maurito è andato a segno appena due volte: insomma, una totale dipendenza da questi due giocatori, e si spiega quindi anche così la rottura prolungata della banda Spalletti.