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Dopo ogni sconfitta dell'Inter, sorgono diversi dubbi sul mercato estivo e se la rosa sia stata costruita in maniera adeguata: il rendimento però degli acquisti dell'estate scorsa non hanno dato l'apporto sperato. Come si legge tra le pagine della Gazzetta dello Sport, infatti: "Dei cinque acquisti estivi, in tre hanno una media voto Gazzetta positiva. Candreva e Joao Mario a 6,09, Gabigol a 6,01. Ma mentre l’impatto del brasiliano è stato limitato nel tempo (7 presenze in campionato, seppure con un gol decisivo a Bologna), l’italiano e il portoghese stanno avendo un rendimento più continuo. I costi di queste operazioni facevano sperare un rendimento decisamente superiore però. Joao Mario è stato pagato 45 milioni, Gabigol 29,5 e Candreva 25. Non si tratta di scelleratezza dell’area sportiva del club, ma di regole del mercato che sono state riscritte nel momento stesso in cui la famiglia Zhang ha rilevato la società. La disponibilità economica di Suning è difficilmente arginabile e chi vende si sente in diritto di alzare i prezzi dei propri giocatori. Ciò detto, il problema si riproporrà anche nel futuro prossimo e bisognerà essere bravi a trattare comunque, anche se si è in posizione di forza rispetto a chi si trova costretto a vendere".
"Ma torniamo all’Inter di oggi. Banega è stato pagato zero - continua La Gazzetta dello Sport - ma guadagna 3 milioni netti che per la società sono 6 all’anno. Uno stipendio da top player che però rende poco visto che ha una media voto da 5,84 e che dei 6 gol segnati in campionato 3 sono racchiusi nel magico pomeriggio contro l’Atalanta, uno a Cagliari in una gara vinta 5-1, uno contro la Lazio schiantata 3-0 e uno contro la Roma nella sconfitta 2-1. Insomma, a parte contro i biancocelesti in cui ha aperto la giostra dei gol, per il resto non è stato decisivo. E Ansaldi? L’impatto non è stato positivo e solo nel periodo recente ha iniziato a migliorare il suo rendimento. Gli zero gol segnati non sono un problema, ma la media voto da 5,74 è proprio un dato che non si può trascurare. Insomma, serve una piena assunzione delle proprie responsabilità da parte dei giocatori in primis. Perché affondare Pioli a prescindere è troppo semplice".
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