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GdS – Inter, Dzeko vola tra testa e gol: meglio di Lukaku, ha cancellato il belga

Alessandro De Felice

Numeri incredibili nei primi sette turni dell'attaccante bosniaco Edin Dzeko, che ha già cancellato il ricordo di Romelu Lukaku

"Edin Dzeko, il Cigno di Sarajevo che ora balla alla Scala, è il migliore antidoto contro la nostalgia in casa Inter". La Gazzetta dello Sport spiega così il passaggio di consegne tra Romelu Lukaku e l'attaccante bosniaco.

L'ex Roma non sta facendo rimpiangere il belga a suon di gol: nelle prime sette giornate ha fatto addirittura meglio dell'attaccante ora al Chelsea. Il quotidiano aggiunge: "È andato oltre: si è adattato alla trasformazione della squadra voluta da Simone Inzaghi, ha orientato il cambiamento in prima persona tra passaggi deliziosi, sponde di testa e, soprattutto, gol. Sei in totale, 1,04 a partita: a fine campionato quelli di Romelu erano stati 24 in 36 gare, media inferiore a 0,75. Spiazza poi che nell’ultima stagione alla Roma i gol del centravanti erano stati sette in totale: ci ha quasi messo due mesi per uguagliare se stesso".

Oltre ai numeri in fase realizzativa, il passaggio da Lukaku a Dzeko ha comportato delle modifiche dal punto di vista dello sviluppo della manovra offensiva.

"Non si può certo chiedere a Edin di essere Romelu: se il belga era una palla da demolizione, il bosniaco resta un elegante ballerino. Il primo butta giù le pareti, il secondo gioca sulle punte e pensa da regista offensivo. Così riesce sempre a distribuire caramelle ai compagni: in questo primo scorcio di campionato tocca in media oltre 45 palloni a partita, mentre Lukaku, nell’intera stagione passata, viaggiava a quota 39 a gara. E, anche a voler isolare solo i tocchi nella metà campo offensiva, Dzeko si spinge più in alto. Adesso c’è una maggiore partecipazione collettiva al gioco, anche perché l’ordine della casa è cercare con più insistenza il possesso, e il bosniaco ci mette del suo grazie a doti tecniche fuori scala per uno spilungone di un metro e 93.

A dirla tutta, l’Inter con Edin avrebbe un po’ smarrito la verticalità e diminuito la forza d’urto: il nuovo nove esce per svuotare l’area, il vecchio nove la occupava militarmente. Una prova è proprio nel numero di tocchi nell’area avversaria: per Lukaku sono di media due in più rispetto a quelli che ora somma Dzeko. Ed è inutile aspettarsi da Edin gli stessi dribbling del passato: l’anno scorso il centravanti di Conte era una catapulta da scatenare in velocità, adesso Simone ha un rifinitore che sa anche concludere. Semmai Edin marca la differenza nel colpo di testa, fondamentale che ha più nelle corde rispetto a chi c’era prima: per conferma, chiedere ai difensori del Sassuolo, beffati con una testata all’inzio della rimonta. Rispetto al 2020-21 con il Cigno sono quindi aumentati i tiri in porta di testa e le sponde aeree".