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L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza così la corsa a tre che si prospetta per i primi tre posti di Serie A tra Inter, Juventus e Napoli con i bianconeri ancora favoriti:
"La sensazione comune è che stavolta la Juve non correrà a cronometro ma in gruppo per ragioni interne (cambio di guida) ed esterne: la concorrenza si è rafforzata. Imparare uno stile di gioco significa esercitare movimenti, nei tempi giusti, fino a farli diventare meccanici, istintivi. Ci si arriva solo con la ripetitività che però viene ridotta dalla necessità di turnover in una rosa ampia come Sarri non ha mai avuto. [...] Sarri potrebbe aver bisogno di tempo e Ancelotti, che ha un copione più rodato, potrebbe provare a sgommare. Vincesse allo Stadium alla seconda, incendierebbe Napoli. Il difesa e in mediana è già ad altezza Juve. Un Icardi ufficializzerebbe l'assalto scudetto. L'Inter ha già guarito la malattia più grave degli ultimi anni: l'anima pigra. E' già feroce, solidale e organizzata come vuole Conte. Rispetto a Juve e Napoli ha in mano qualità in costruzione e rifinitura. Può trovare ancora sul mercato ciò che le manca. Logico prevederla in corsa nella volata di primavera. Juve ancora favorita per valore e profondità di rosa. Ma l'accresciuta competitività del torneo è gran parte del suo fascino".
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