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GdS – Inter, Hakimi-Dumfries è agilità-possanza: il confronto. Ma gol e assist…
Uno ha scatti da sprinter, l'altro corse da 400 metri: entrambi sono accomunati dal senso del gol e dalla capacità di rifinire per i compagni sfornando assist. Il confronto tra Achraf Hakimi e Denzel Dumfries è tra forza e sveltezza, come lo definisce La Gazzetta dello Sport. Il quotidiano paragona il passato e il futuro della fascia destra dell'Inter.
"In tutti e due la tecnica pura non è la qualità primaria. Hakimi ha un piede buono, ma non finissimo o sublime. Sono due esterni figli del loro tempo, programmati per creare superiorità numerica con azioni ad alta componente di fisicità. Quando spinge in fascia, Dumfries fa valere la prestanza, il “tonnellaggio”. A volte dà l’impressione di litigare un po’ con il pallone, specie sul primo controllo, con la palla che schizza in avanti, ma il suo motore gli permette di recuperare gli attimi perduti, e sullo slancio poi va via. È lucido nelle scelte finali, nel decidere se crossare o appoggiare al centro per il compagno meglio piazzato o tirare lui stesso in porta, in diagonale, con varietà di soluzioni, sul primo o secondo palo. In un aspetto è superiore ad Hakimi, nel gioco aereo".
Dumfries, che è abilissimo nel tagliare alle spalle della difesa e far gol approfittando dei cross da sinistra, dovrà dimostrare di essere abile in fase difensiva. Un'abilità che Hakimi ha sviluppato nell'anno alla scuola di Antonio Conte. "Il marocchino è arrivato a Milano con la nomea di propulsore formidabile, però “squilibratore”, e se ne è andato a Parigi con un credito di affidabilità nelle transizioni, nei riposizionamenti e nel recupero palla".
Toccherà ad Inzagi raffinare Dumfries per non far sentire il peso della partenza di Hakimi, che in appena una stagione ha lasciato il segno in nerazzurro.
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