Senza badare a spese, l’Inter getta concretamente le basi per un futuro solido e pieno di talento. Caccia ai baby prodigi del 2000, presi di fatto ieri Pietro Pellegri e Salcedo Mora, entrambi attaccanti del Genoa, entrambi del 2001. Il primo, in particolare, era già uomo mercato la scorsa estate, ad appena 15 anni e senza presenze in serie A. Un predestinato, che ha chiuso col botto l’ultima stagione: titolare all’Olimpico nel Totti day, 69’ e un gol tutta potenza con Manolas inutilmente aggrappato alle larghe spalle del ragazzone genovese. Parliamo di un armadio di 191 centimetri per 80 chilogrammi, seguito a un certo punto da tutte le grandi di A e da molti club stranieri. Bravi allora Sabatini e Ausilio ad andare giù pesanti anche col portafoglio sia per Pellegri sia per Salcedo, altra punta centrale, secondo molti osservatori con lo stesso potenziale di Pellegri. D’altronde, il calcio italiano è oggi costretto ad anticipare l’eventuale esplosione del fenomeno di turno, perché in una fase successiva non può più competere con le corazzate internazionali. L’esempio migliore è ciò che la Juve ha saputo fare con Dybala e che spera di replicare con Marko Piaca. Certo, le cifre dell’operazione con il Genoa fanno una certa impressione: costo complessivo intorno ai 60 milioni di euro, bonus compresi, firme previste a inizio luglio, con i due ragazzi che resteranno a Genova fino al 2019. Pellegri verrà pagato 15 milioni di euro più altri 15 milioni in bonus legati alle presenze e ai gol in serie A. Sul fronte Salcedo, il «fisso» è di 5 milioni di euro, mentre i bonus potrebbero salire fino a 25 milioni. Nel frattempo, il Genoa si è impegnato a chiudere prima di domani sera (questione di fairplay finanziario) l’acquisto di uno o due nerazzurri: nel mirino di Prezioni e Juric ci sono soprattutto Puscas, Biabiany e Miangue.
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(Gazzetta dello Sport)
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