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Il suo posto tra i giocatori su cui l'Inter deve poter contare nel presente e nel futuro se lo è preso quando Icardi ha lasciato la squadra orfana. Lautaro Martinez ha segnato prima contro il Barcellona e poi contro la Juventus. "C’è solo un grande «però» ad oscurare l’impressione che sia veramente arrivata la sua svolta: a Barcellona prima e con la Juve poi, Lautaro ha segnato e incantato, per giocate da grande attaccante e per la personalità. Il «però» è figlio dei risultati, dei primi due k.o. – per altro consecutivi – della stagione nerazzurra e del nuovo corso di Antonio Conte", si legge su La Gazzetta dello Sport.
L'argentino dell'Inter aveva seminato bene già nella scorsa stagione, quando è stato chiamato da Spalletti a mettersi al centro dell'attacco nerazzurro. Conte lo ha fatto riposare e poi impiegato con il Barcellona, accanto a Sanchez, e complice l'assenza per squalifica di quest'ultimo, ha poi giocato anche contro la Juventus alla quale ha segnato su calcio di rigore. Contro i blaugrana ha avuto in dono pure la maglia, tanto richiesta dagli altri calciatori ma non ottenuta, di Messi e chissà che non sia una buona cosa anche in chiave Nazionale. E' in ritiro con l'Argentina a Dortmund, la città nella quale l'Inter arriverà per giocare contro il Borussia che sarà ospite anche al Meazza dove lui è tornato a segnare come non succedeva dal 17 marzo, l'ultimo gol nel derby contro il Milan. E' tornato a segnare in casa dopo mesi e mesi e lo ha fatto contro la Juventus, magari chissà è un segnale.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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