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GdS – Inter, l’emorragia in difesa va fermata. Equilibrio? Non solo. I problemi…

La Gazzetta dello Sport nella sua versione online ha analizzato la partita tra Napoli e Inter, soffermandosi sulla prestazione e sulla fase difensiva dei nerazzurri.

Simona Castellano

La Gazzetta dello Sport nella sua versione online ha analizzato la partita tra Napoli e Inter, soffermandosi sulla prestazione e sulla fase difensiva dei nerazzurri.

«Alla quarta uscita della gestione Pioli appare ormai chiaro che la risalita, se ci sarà, dovrà essere costruita passo passo, nel tempo, ricostruendo certezze dove oggi si trovano amnesie e paure. In questi casi, forse, è il caso di risolvere un problema per volta. L'esigenza più impellente, al momento, sembra fermare l'emorragia in difesa. Superare gli errori in serie, costruire un reparto, dare equilibrio all'intera squadra, che anche oggi era in balia degli eventi come una scialuppa nel mare in tempesta. Dieci gol subiti in quattro partite sono troppi: due col Milan, tre col Be'er Sheva, due con la Fiorentina, tre con il Napoli. Sarebbero troppi comunque, lo sono ancora di più perché sono meritatissimi, frutto di occasioni enormi lasciate agli avversari», si legge sul sito del quotidiano.

In particolare, sulla partita di oggi, La Gazzetta scrive: «sul primo gol tutta la squadra di muove a lungo senza opporre resistenza alla trama di passaggi, poi sulla sponda di Callejon nessuno segue con convinzione l'inserimento di Zielinski. Sul secondo D'Ambrosio e Ranocchia escono entrambi su Insigne a centrocampo: si apre un buco in cui si infila Hamsik, rincorso a distanza da Candreva. Il terzo è forse il peggiore, perché su calcio da fermo: sugli sviluppi del corner in 5 si ritrovano sul primo palo. Fra di loro c'è anche Insigne che torna in mezzo, riceve e segna senza che nessuna delle statuine interiste si muova».

«Un po' sembra questione di automatismi da inventare - prosegue il quotidiano -, un po' di errori dei singoli, forse anche di un equilibrio generale da trovare con un diverso assetto del centrocampo, o almeno con uomini diversi davanti alla difesa. Kondogbia soffre, continua a soffrire. Medel è fermo, Melo non dà certezze, Joao Mario può giocare lì? Pioli dovrà lavorare anche su questo. Non prendere oltre due gol a partita è la prima necessità. Poi restano parecchie altre cose da sistemare, ma qui è il caso di procedere con ordine».

(Fonte: gazzetta.it)

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