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Nell'analisi della vittoria sul Cagliari di ieri sera, la Gazzetta dello Sport di oggi sottolinea un doppio spirito mostrato dall'Inter dal gol di Cancelo in poi: "A quel punto l’Inter aveva iniziato a scrivere la versione calcistica della favola di Esopo, quella sulla cicala e la formica. Aveva cominciato a «cicaleggiare», a sciupare un gol dietro l’altro. Karamoh se ne era mangiati due, Rafinha uno e via così. Sprechi colossali. Poi il Cagliari si è dato la sistemata del 4-4-1-1 e ha iniziato a soffrire di meno. Poi Gagliardini si è fatto male, è stato sostituito da Borja Valero e l’Inter ha perso pre-filtraggio in mediana. Così ha preso a strisciare il retro-pensiero della beffa. Non è sano restare appesi alla vaghezza di un 1-0 quando si è padroni della scena. Spalletti all’intervallo ha ordinato ai suoi di smetterla coi trastulli e l’Inter è risalita in campo con lo spirito della formica. A metter via i gol della tranquillità hanno provveduto Icardi, con tocco rapace in area, e Brozovic, con splendido tiro a giro".
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