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L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza la partita tra Chievo e Inter e spiega come i nerazzurri abbiano avuto la colpa di non aver saputo chiudere subito il match. Lo scudetto è ormai svanito, resta l'obiettivo Champions, ma qualificarsi da secondi o da quarti - secondo il quotidiano - non sarà la stessa cosa per Spalletti.
“Si fa presto a dire beffa. Non può essere una beffa se l’Inter perde la Champions per una rete del Tottenham nel finale: il problema è trovarsi in quella situazione da equilibristi e non rifilare un golletto al Psv. Non può essere a maggior ragione una beffa farsi raggiungere nel recupero dal Chievo, ultimo in classifica e visibilmente inferiore: al massimo una colpa. Una partita che andava chiusa e sepolta alla mezzora, dopo il primo gol, e invece è stata tenuta in vita: finché gli irriducibili di Di Carlo si sono rialzati prendendosi un meritatissimo 1-1. Dal gol del redivivo Perisic a quello dell’infinito, straordinario Pellissier. Con questa «beffa», gli ultimi atomi di sogno scudetto si sono dispersi definitivamente nel vuoto, con la Juve a +16. L’ultimo scudetto disponibile si chiama Champions, ma arrivare secondi o quarti non sarà lo stesso per Spalletti”.
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