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cchi puntati sulla sfida dei bomber di Inter-Torino: Mauro Icardi e Andrea Belotti si troveranno di fronte al Meazza, entrambi alla ricerca del primo gol in Serie A. La Gazzetta dello Sport dedica un focus anche al capitano granata, molto motivato a far bene e al quale Skriniar e De Vrij dovranno prestare grande attenzione: "Giura, Mazzarri, che stasera non sarà soltanto la sfida fra Icardi e il suo capitano. Possibile che sia così, ma il tecnico del Toro sa bene che ci sono tutte le condizioni per vedere, quest’anno, il migliore Belotti possibile. Il Gallo si è presentato in ritiro, a inizio luglio, senza l’assillo del calciomercato, che tanto lo aveva tormentato un anno fa, e quella fastidiosa etichetta di mister cento milioni, pari alla clausola da versare al Toro per portarselo via. Un’annata con molte luci, ma pure altrettante ombre (il doppio infortunio al ginocchio destro ha pesato parecchio sul suo rendimento in campionato nella stagione passata) ha portato a spegnere qualche riflettore intorno a lui, che ha solo goduto di un’estate senza titoloni sui giornali.
Ormai è storia nota, ma Belotti è stato pure il giocatore granata più utilizzato dal tecnico nell’intero precampionato (394’, contro i 392' di Nkoulou), con un rendimento davvero super: undici reti segnate sino ad oggi, delle quali nove in sei amichevoli e due al Cosenza in coppa Italia. Nessuno in squadra ha fatto meglio di lui. Il Belotti bomber però non è solo questo: l’amichevole col Nizza, e poi ancora quella ad Anfield con il Liverpool, per finire alla sconfitta casalinga di domenica scorsa con la Roma, hanno mostrato un’attitudine al sacrificio del Gallo a favore dei compagni che può rappresentare un vantaggio in più da sfruttare soprattutto nelle gare fuori casa, dove il movimento del capitano fra la linea mediana e il fronte dell’attacco crea frequentemente spazi improvvisi per gli inserimenti di Iago o, a turno, di uno dei centrocampisti o degli esterni. Una specie di incantesimo, insomma. Un tesoro che va oltre le tre stagioni consecutive di bomber in doppia cifra nella vita granata di Belotti: c’è molto di più. Spazio ai sogni della gente granata e, perché no, pure di Mancini", conclude la Rosea.
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