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L'avvio di campionato del Monza non è stato di certo esaltante. Da Palladino a Nesta, la squadra ha cambiato pelle e spera nel tempo di ritrovare le stesse certezze. Un dato, proposto dalla Gazzetta dello Sport, sottolinea quello che è stato finora l'atteggiamento dei brianzoli:
"L’Inter si troverà davanti un avversario rinchiuso in se stesso, un monoblocco votato alla conservazione dello 0-0, con la non segreta speranza di imbroccare la ripartenza che sovvertirebbe le previsioni. Nelle prime tre giornate, il Monza è la squadra che ha effettuato il minor numero di tiri, appena 19, di cui solo 13 su azione. Quasi un manifesto programmatico.
La principale risorsa offensiva del Monza è la palla alta per la torre Djuric. Le sponde del gigantesco centravanti bosniaco possono innescare i tiri radenti e potenti di Daniel Maldini. Attenzione ai segni, neppure troppo nascosti: Daniel è figlio di Paolo, leggendario difensore del Milan, e nel Milan è cresciuto. Djuric di nome fa Milan. Ce n’è abbastanza per diffidare e drizzare le antenne".
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