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Gds: “Italiane, in Europa un disastro da ultimo posto”. Le idee di Sacchi…

Eva A. Provenzano

Due pagine per raccontare le dis-avventure delle italiane in campo europeo. “Ultimi. Nessuno in Europa – scrive la Gazzetta dello Sport in edicola stamane – nessuno in Europa ha fatto peggio di noi italiani nel turno di Coppe che si è...

Due pagine per raccontare le dis-avventure delle italiane in campo europeo. “Ultimi. Nessuno in Europa – scrive la Gazzetta dello Sport in edicola stamane – nessuno in Europa ha fatto peggio di noi italiani nel turno di Coppe che si è appena concluso: 7 partite, una sola vittoria, 3 pareggi, 3 sconfitte, 8 gol segnati, 13 presi”. Un declino evidente, secondo Andrea Schianchi, che firma lo speciale della Gazzetta. E i motivi sono presto detti. Intanto la preparazione atletica scarsa, poi un gioco deludente che si somma a difese troppo perforate. Le squadre italiane, tra le quali l’Inter (ed è significativa la foto a centro pagine del capitano nerazzurro Javier Zanetti) sono accusate di correre troppo poco, di essere poco reattive, troppo lavoro personalizzato in palestra che fa perdere in brillantezza e velocità. I club italiani, maestri di tattica, prendono troppi gol perché ‘non sappiamo più marcare ad uomo’, scrive la Gazzetta.

Impressionante, sempre secondo l’articolo pubblicato dal quotidiano sportivo rosa, anche la mancanza di coraggio nell’imporre il gioco agli avversari. Nell’analisi si mette dunque in mostra il divario tra le squadre italiane rispetto a quelle straniere, le spagnole per esempio, che possono vantare il doppio della media punti (1,57 contro lo 0,85 delle italiane), senza contare l’inarrivabile Inghilterra con una media di due punti a partita. L’allarme è stato lanciato: “Italia, diamoci una svegliata”.

SACCHI - All’argomento ‘italiane in Europa’ Arrigo Sacchi, ex c.t. della Nazionale Italiana, ha dedicato un editoriale sulla Gazzetta. “Il futuro – ha scritto – non potrà prescindere da Club che siano ben organizzati, che abbiano bilanci corretti e facciano pianificazioni a lungo termine. Sono necessari investimenti nel settore giovanile che facciano crescere giocatori di talento che giocano con e per la squadra. Solo così potremo tornare ad essere protagonisti in Europa”.